lunedì 15 aprile 2013

...E la giornata maledetta !!

No, non è la nuova saga di Indiana Jones, è proprio questa giornata che spero finisca presto. Stasera ho i nervi a fior di pelle .. Come sempre ho lavorato fino a tardi (le mie belle 9.30 h giornaliere di cui 2in omaggio non ce le toglie nessuno), ma uscendo c'è ancora luce, e spinta da  non so quale spirito di ottimismo mi lancio in qualche esperimento culinario: pasta fresca....
Ma perché su questi innumerevoli blog sono tutti dei maghi in cucina, tutto facile, tutto semplice, tutto buonissimo... Macché . Il tempo è poco, è una fatica bestia, e proprio quando ci si lancia  in queste nuove avventure culinarie , succede sempre qualche imprevisto ed è un disastro...
 Innanzitutto manca sempre qualcosa, o dimentichiamo qualcosa.. E così è stato, ma recupero all'ultimo, anche se è stata dura... L'impasse sembra quasi risolto (a parte il casino che ho creato per casa, sembra un campo di battaglia) fino a quando, come al Monopoli , capito sulla casellina Imprevisti... Lui, l'innominato che doveva starsene fuori a cena ha cambiato programma ed arriva affamato .. Mannaggia la casa è un casino, mi ero giá prepara una bella cenetta monodose e secondo i miei gusti, che non corrispondono mai ai suoi.. Ma non posso dire di no, e quindi lo accolgo ovviamente con un diavolo per capello, tutta trafelata incasinata e disperata.... Devo sospendere pertanto la mia lavorazione della pasta sfoglia, che viene momentaneamente riposta in separata sede... Più passa il tempo e più mi agito. E così dopo aver diviso la mia cenetta, preparato un pasto di fortuna uscito come un coniglio nano dal cappello del mago Zurli, dopo aver lavato i piatti e riassestato la cucina mi riaccingo alla preparazione della sfoglia ... Ma questa serata , ormai nottata, non poteva finire che così : la pasta si spezza, riprovo e riprovo ma il ripieno non ne vuole sapere di starsene li rinchiuso... E allora basta, ok è ora di andare a letto, ci rinuncio. Posso dire di essere in piena fase rassegnazione, rifiuto, senso di inadeguatezza . Ok non ce la posso fare, prendiamone atto... Vorrà dire che mannaggia ci sarà qualcuno più bravo di me. E per fortuna che a Bologna hanno aperto due laboratori per pasta fresca: hanno già pronta una nuova cliente... Buonanotte.

venerdì 12 aprile 2013

Dal Belgio (Senza glutine) verso la Normandia (Belgio e Normandia glutenfree)

Viaggio itinerante. Arrivo in Belgio.
Partenza Ryanair con mini trolley (bagaglio a mano a metà  con biscotti, crackers e pane SG anche se nei Carrefour in Francia si trova cmq sempre qualcosa ). In Francia in particolare occorre stare molto attenti a salsine varie (non farle mettere nè su carne nè insalate) ed al caffè (alcune miscele non sono sicure, chiedere sempre, cmq ok caffè ai MC Donald). Arrivo a Bruxelles nella tarda mattinata. Mangiamo una insalatona ed in giro per la città. Molto carina e tanto da vedere. La sera mangiamo la paella nella zona dei ristorantini facendo presente il problema. Fare attenzione ai ristoranti turistici, non solo per il glutine ma anche per il prezzo. La paella era buonissima  ma piuttosto cara. Abbiamo comunque preso una paella imperiale con tantissimi crostacei, avremmo cmq pagato tanto anche da altre parti. Per il SG tutto bene. A Bruxelles c'è anche una birreria fornitissima dove hanno anche birre senza glutine (Le Délirium café Impasse de la fidélité, 4A 1000 Bruxelles Tel : +32 (0) 2 514 44 34) . Altri celiaci erano stati qui : rist. Le Domauine de Chavagnac  Bruxelles 6 place de Beguinage 0032-222.333.40 - Rist Toscana 21  - Rue de Rollebeek 21, 1000, Belgio italiano +32 2 5023621 ma io non ho avuto modo di provare . 
Il giorno successivo siamo partiti verso Bruges, molto carina e romantica, con giro in battello . Il  rischio in questi paesi è molto alto per cui a pranzo consiglio di  mangiare fai da te (panini SG o altro acquistato al supermercato naturalmente senza glutine, come insalate, frutta etc) e poi magari alla sera individuare un ristorante serio ed affidabile dove cenare. Ci sono tante tante mucche in Belgio ed in Francia, la carne certo non manca.. La sera facciamo un po' di strada, entriamo in Francia ed arriviamo in un posto bellissimo, talmente bello che restiamo 2notti consecutive : Barneville sur Seine  -  LA FERRONNERIE Isabelle et Laurent HALTER Hameau la Ferronnerie 27310 Barneville sur Seine Tél: +33 (0) 2 32 42 89 64 Gsm : +33 (0)6 76 28 23 83 (contact@la-ferronnerie.com   50  euro la doppia   tra Rouen e Le Havre)  http://www.tripadvisor.co.uk/Hotel_Review-g2281296-d1821887-Reviews-La_Ferronnerie-Barneville_sur_Seine_Eure_Haute_Normandie_Normandy.html
Il primo giorno andiamo a vedere Etretat  mentre alla sera a La Bouille (Senna e dintorni)  dove ci hanno consigliato il  ristorante gourmant LES GASTONOMES 1 - PLACE DU BATEO TEL. 02 35 18 02 07 (purtroppo chiuso). Il giorno dopo mattinata nei dintorni, giro a Rouen e cena al   "Roadhouse francese" (Buffalo Grill - catena).

In Normandia senza glutine... (Normandia glutenfree)


... continua ....

e cosi il giorno dopo si parte verso i luoghi dello sbarco**: Arromanches, Ver sur Mer , cimitero americano, Pointe du Hoc.
Pernottiamo in una chambre d'hote  a metà tra BAYEX e SAINT LO e cena presso RESTAURANT LA MAREE a Grand CAMP MAISY (http://www.restolamaree.com/ Estelle et Fredericton Leveque - quai Henri Cheron 5 tel 02 31 21 41 00 ), mangiato molto bene (ostriche, risotto, pesce ed una mousse al cioccolato imperdibile - conoscono il problema e se avvisati prima vi possono fare trovare anche pane senza glutine). Anche qui nella baia si possono notare gli effetti dell'alta marea... O sarà stato il vino?! Non avevamo sonno e ci siamo fatti una visita notturna a Point du Hoc.
 La mattina dopo siamo partiti verso Mont Saint Michel  (carina, anche se turistica) e visto il tempo necessario per parcheggiare e raggiungere il sito a piedi non siamo riusciti ad andare a Cancale a mangiare le ostriche, nè alla vicina Dinan.  Rennes invece non mi ha entusiasmato... carina, si', ma secondo me non abbastanza da dedicarci del tempo.
Rientro in zona Bayeux ed il giorno successivo lo abbiamo dedicato nuovamente alle zone dello sbarco (musei vari, st mere eglise etcc ) e giro a Bayeux per mangiare finalmente una buonissima gallette al 100% di grano saraceno e senza contaminazione (crêpes e gallettes qui vengono fatte in due posti separati: L'Insolite Creperie Artisanal  al vicino alla cattedrale: rue de cuisiniers 16   http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187181-d1657078-r80836481-L_Insolite-Bayeux_Calvados_Basse_Normandie_Normandy.html).
 Se non erro alcune sere a Bayeux vengono effettuati spettacoli con giochi di luce davanti alla cattedrale (molto suggestivi). Abbiamo pernottato in zona, ed il gg dopo partenza verso Honfleur. Giretto, una bella scodella di cozze cotte nel loro pentolaccio ed il viaggio prosegue verso il Belgio. Il giorno successivo un bel giro a Lille e pranzo al Sous de Table (rue de Gand 56 tel. 0362571125) con una insalatona ed arrivo in serata a Bruxelles x l'aereo.... 
Ci hanno accompagnato nel viaggio un po' di pioggia, il verde intenso dei campi ed un cielo a tratti plumbeo e assolato, spettacolare . I francesi in genere non sono certo dei simpaticoni, ma in fondo il ns viaggio è stato bello ed abbiamo incontrato persone molto disponibili.

** zone del D-Day,  Pointe du Hoc, Arromanches (per il porto artificiale ancora presente e molto suggestivo, e per il museo in cui viene spiegato bene come esso fu allestito e come funzionava), il Cimitero Americano a Colleville sur Mer (davvero toccante, e dal quale scendendo una scalinata si arriva sulla spiaggia Omaha), e quello tedesco di Le Cambe.




















giovedì 11 aprile 2013

Vacanze coming soon..

Nonostante questo inverno si sia allungato più del dovuto (ormai siamo ad aprile inoltrato)  è tempo di decidere dove andare in vacanza, ma  soprattutto di iniziare a pianificare e studiare locali ristoranti e/o strutture sicure per noi celiaci... Per chi come me ama viaggiare nel vero senso della parola,  conoscere persone nuove, visitare luoghi e sperimentare anche la gastronomia locale senza dover mettere a rischio la propria salute, diventa un vero e proprio lavoro! Si, alla fine però che soddisfazione....

L'anno scorso è stato il primo anno di vacanze da celiaca, dopo un anno di regime alimentare senza glutine. Ho meditato molto su come avrei dovuto affrontare questa nuova avventura, e la decisione è  stata quella di cercare di non privarmi di nulla (ad eccezione del glutine ovviamente) e di provare ad affrontare un viaggio in un paese non tanto lontano da un punto di vista geografico, la Francia, ma molto molto lontano dalla Celiachia (assolutamente sconosciuta nel nord della Francia). Non si è trattato di masochismo,  ma solo della necessità di capire sul campo come avrei dovuto gestire questo problema, trarne esperienza per poter poi migliorare sempre più e capire i miei limiti. Così dopo accuratissime indagini sul web, pagine e pagine scaricate, blog e siti vari, compresa la scheda in lingua francese che espone i rischi della Celiachia, si parte per un giro in Normandia e non solo..




venerdì 5 aprile 2013

Ausl Bologna "percorso di educazione alimentare per celiaci"

..segue..

Terzo incontro: l'aspetto psicologico legato alla diagnosi di celiachia. Devo dire che ero molto curiosa di sapere di cosa avrebbero parlato in questo incontro, presidiato dalla dott.ssa Visani (Villa Regina Bologna). Ci è stato in effetti evidenziato come la diagnosi nella vita dell'individuo comporti una vera e propria rottura con il passato, con le proprie abitudini, per cui si tratta proprio di dover ridefinire la propria identità personale (intesa sia come percezione di se e degli altri) in cui si viene a vivere un sorta di lutto per metabolizzare la perdita della propria identità. Si possono trovare diverse fasi di adattamento, che sono cicliche e possono riaffiorare e ripetersi nel temo:
- shock o rifiuto , fase necessaria per metabolizzare e superare il problema (della serie, non ci posso credere...);
- rabbia e dissenso di colui/colei che nei casi più forti elude i dettami del medico, o che solo ha scatti d'Ira, anche episodici, spesso verso familiari, o persone vicine (un vero e proprio sfogo, che qualche volta ci sta eh?!);
- patteggiamento di colui /colei che raccoglie informazioni e cerca di organizzarsi per gestire il problema esternando molto pensieri ed emozioni rispetto alla patologia) - penso di essere eternamente in questa fase...
- consapevolezza delle perdite subite, senso di sconfitta ed impotenza, in cui il celiaco si chiude in se stesso e di arrendevolezza (fase fisiologica ed adattiva);
- accettazione , fase di crescita, in cui l'individuo si responsabilizza e riconosce la Celiachia  come occasione per superare i propri limiti e migliorare l propria autostima.
Qualche genitore soprattutto ha chiesto come interagire con un celiaco difronte e lamentele e momenti di crisi e la risposta è nell'ascolto (senza minimizzare il problema ma cercare di creare empatia con la persona, con un atteggiamento sereno e complice).
Le fasi spesso si ripropongono nell'arco della vita e la loro intensità può dipendere dalla persona stessa, e dalla capacità individuale di reagire ed organizzarsi (luogo di controllo interno) piuttosto che delegare e affidarsi agli altri passivamente (luogo di controllo esterno).
Il grosso problema evidenziato al corso dai celiaci e stato proprio il fatto di diversi sottomettere ad una restrizione alimentare coercitiva che può talora portare ad un senso di frustrazione e visibilità ricercata non sempre gradita. Lo spunto e stato quello di cercare di reagire al senso di inadeguatezza, di impotenza e diversità attraverso la condivisione (mal comune mezzo gaudio) e con empowerment, reagendo con la consapevolezza di potersi programmare riacquistando il controllo delle proprie abitudini.  ( Ps: si vede che mi è piaciuto questo intervento eh?! D'ora in poi wonderwoman)..
Quarto incontro: leggere le etichette,alimenti consentiti e non consentiti ai celiaci. Dieta ottimale ed equilibrata.La esclusione del glutine non comporta problemi di tipo nutrizionale, ma solo psico-sociale. Consigliato non solo individuare le sorgenti nascoste di glutine ma anche affidarsi ad un dietista esperto per verificare eventuali difetti nutrizionali con follow up successivi. Alcune carenze tipiche di chi segue una dieta aglutinata sono relative ad acido folico e vitamina B12.
Ci è stata data una scheda da seguire per verificare il ns diario alimentare se adeguato o meno.
Gli alimipenti consentiti senza glutine sono quelli con la scritta senza glutine, quelli approvati  dal ministero o quelli presenti nel prontuario Aic.
Attenzione nell'etichettatura "puo contenere tracce di .." il mancato riferimento a glutine o cereali  non esclude contaminazione incrociata .
 Fare molta attenzione alla differenza tra alimenti di per se privi di glutine e quelli che hanno subito una processo produttivo (lavorazione) e pertanto possono essere soggetti al rischio di contaminazione. ( es prodotti precotti, soffiati, salumi affumicati etc). Gli integratori non sono normati per cui la responsabilità è in capo ai produttori. Diversamente i farmaci sono tutti senza glutine. Alcuni alimenti citati a cui fare attenzione : minestroni (attenti ad eventuali cereali presenti), panna spray, frutta glassata (ok se essiccata o sciroppata e succhi di frutta solo se ingrediente previsto 100% nettare). Attenzione a tutto quello che è in polvere o solubile. Ci è stata data una dispensa in merito, informazioni che troviamo comunque sul prontuario Aic nelle prime  pagine.
Una nota particolare per salumi: prosciutto è l'unico per cui tutti i tipi sono senza glutine, e i formaggi  : tutti. I formaggi sono senza glutine .. ;)





Ausl Bologna "percorso di educazione alimentare per celiaci"

Ormai ho festeggiato il secondo compleanno dalla diagnosi di questa nuova aimè compagna di viaggio, la Celiachia, il primo anno totale smarrimento, poi reazione e motivazione, nonostante qualche errore e situazioni di sconforto ... Purtroppo sono sintomatica per cui qualsiasi minima contaminazione per me è come il "pisellino sotto i 1000 materassi della principessa": pancia gonfia, crampi nei casi piu forntunati , etc ...

Un po' per il desiderio di confrontarmi con altre persone celiache come me, un po' per cercare di capire meglio come gestire questo problema della Celiachia cercando di non dare nulla per scontato, ho deciso, nonostante orari non proprio comodi da coniugare con il lavoro, di iscrivermi e partecipare al corso Ausl Bologna "percorso di educazione alimentare per celiaci".

 Devo dire che è stata una bella esperienza di condivisione ed approfondimento di tante tematiche, dalla malattia (sintomi e malattie correlate), alla scelta degli alimenti, dall'aspetto psicologico alla dieta ed infine una prova pratica in cucina...

Primo incontro: ci è stata illustrata l'attività del Sian (servizio igiene alimenti e nutrizione) e sono emersi anche alcuni numeri che mi hanno un po' meravigliato. Nel 2011 in Emilia Romagna si contavano 10.933 celiaci di cui 2000 in provincia di Bologna. Ma dove sono tutti? Beh almeno una ventina siamo qui al corso, è già qualcosa ... Per non parlare dei cosiddetti casi di Celiachia silente. Chissà quanti siamo!  Purtroppo la situazione dei locali che forniscono alimentazione certificata SG a Bologna non è delle più rosee: solo 20 ristoratori a Bologna su 120 in tutta Emilia Romagna. La maggiore difficoltà riscontrata è soprattutto per adolescenti e giovani, per i quali la socialità legata all'alimentazione è molto importante. Per questo ogni spunto per cercare di migliorare e di coinvolgere i giovani e chi si occupa di loro verso tale problema può essere un grande aiuto...
Ogni idea e/o iniziativa anche attraverso strumenti di comunicazione di massa come social networkpuò  essere consigliata scrivendo alla seguente mail:  Emilia.guberti@ausl.bologna.it 
Questa inoltre la pagina sulla Celiachia del sito saluter : http://www.saluter.it/in-particolare-per/celiachia

Secondo incontro:la dieta senza glutine come unica cura per la Celiachia, facendo attenzione a possibili contaminazioni in casa e fuori casa. In casa è stato ribadito di: lavarsi sempre le mani, verificare che il luogo di preparazione del cibo sia sempre pulito, evitare possibilmente un forno promiscuo, e se non possibile, pulire accuratamente prima della cottura senza glutine evitando il forno ventilato. Consigliatissimo (soprattutto dai sintomatici che purtroppo hanno come me un campanello di allarme in piu') l'uso di una lavastoviglie. Diversamente e comunque nel caso di lavaggio a mano, utilizzare rigorosamente acqua calda a più passate e con spugne separate per pentole e piatti glutinati.  Fare molta attenzione per ambienti ed elettrodomestici ad uso promiscuo prevedendo gestione separata a: tostapane, panetto del burro, olio da frittura, barattoli in genere (salse, maionese etc) bilancia pesa alimenti e ovviamente utensili da cucina in genere come scolapasta, mestoli in legno etc.. Anche per la tovaglia ad uso promiscuo meglio fare attenzione e se possibile mettere delle tovagliette americane sotto i piatti cercando così di evitare possibili contaminazioni.
Beh si, certo cose che già cerchiamo di fare prendendo spunto da CSI (dopo un delitto mai intaccare le impronte e muoversi come giaguari , proprio come noi celiaci) eh eh... 
Al ristorante preferibilmente scegliere locali informati, comunicare sempre di essere celiaci, verificare e stare sempre attenti ai piatti forniti e ovviamente insistere e chiedere sempre (Derrick docet). Occhio alla macchinetta del caffè , non deve essere ad uso promiscuo (i bar devono avere una macchinetta a parte per l'orzo, altrimenti passare ad un bel the caldo.... Parola di sintomatica, uno dei miei primi errori).

.. Segue...