sabato 27 settembre 2014

Corsica senza glutine - Haute Corse sans gluten

Corsica senza glutine (Corse sans gluten)

Stavo già iniziando a programmare la nostra settimana  itinerante (le mete prescelte erano Bretagna o Inghilterra) raccogliendo informazioni su località da vedere e locali con cucina gluten-free, quando il  Guastafeste ha deciso di ribellarsi e d optare per una meta con un clima più mite, con l'intento di godersi al massimo la stagione estiva (quest'anno purtroppo non molto benevola). I voli erano già troppo cari ed in Provenza eravamo stati l'anno scorso; abbiamo dato una occhiata ai traghetti per la Corsica: il costo non era molto alto e così abbiamo prenotato 2 posti  A/R e la traversata con la macchina da Livorno a Bastia. Noi adoriamo le chambre d'hôte ed eravamo un po' indecisi tra la scelta di un appartamento o queste soluzioni b&b. Alla fine, anche per avere la possibilità di vedere più posti senza fare troppi chilometri, abbiamo optato per queste ultime.
La nostra meta è stata la Corsica del nord (Haute Corse Sans Gluten) . Abbiamo fatto la traversata con Corsica Ferries  - partenza all'ora di pranzo ed arrivo nel pomeriggio. Ci siamo appostati all'aperto nella zona piscina, con musica, sdraio, ed una bella arietta... è passata in un attimo! 
Per fortuna avevo deciso di prenotare fin da subito la prima notte a Bastia presso la Maison du Madame Cardoni del circuito Gites de France (http://www.gites-corsica.com/chambre-d-hote-cardoni-marylene-a-bastia-dans-LE-GRAND-BASTIA-57561.html).  La casa è arroccata su di una collina sopra Bastia, con una vista incredibile sul mare. È una abitazione tipica dai colori provenzali e con un bellissimo giardino circostante. La nostra camera era al piano terra, arredata meravigliosamente. Spettacolare inoltre il bagno, grande quasi come la nostra stanza. Madame Cardoni è stata molto gentile cercando di aiutarci nella ricerca di una sistemazione per la notte successiva. Mai e dico mai (!!!) partire alla cieca senza un posto dove dormire per la notte successiva se non volete farvi assalire dall'ansia quando tutti rispondono che sono pieni. Poi per fortuna abbiamo trovato posto (anche se in montagna) sul Capo Corso e ci siamo più tranquillizzati. Ho avuto ragione comunque  ad aver voluto anche prenotare sin da subito dal terzo al settimo giorno un'altra chambre d'hôte verso Calvì! 
L'ora di cena si avvicina e così decidiamo di avventurarci al vecchio porto, io armata della mia card in francese, sperando di riuscire a mangiare qualcosa senza problemi. Il Golosone si fa tentare dai tanti ristorantini molto turistici che promettono mules Frites e piatti di pesce . Alla fine approdiamo in un ristorante lungo il molo, prendo una insalata senza salse, pesce alla griglia e un assaggio di mules, spiegando e raccomando di evitare ogni contaminazione con pane e farine. Il pasto non da problemi, ma la qualità è veramente scadente (chez Meme, quai des Martyrs): ci pentiamo della ns. scelta, ma ormai non possiamo farci niente. Facciamo un giro sul porticciolo e nella città vecchia, scarsamente illuminata da luci fioche che nascondono a tratti la decadenza delle abitazioni, semi-abbandonate e rovinate dalla salsedine.. Ma è già ora di andare a dormire, l'indomani sarà una bella giornata. 
È infatti un bel lunedì caldo di sole. Madame Cardoni ci ha preparato la colazione sul terrazzo sovrastante il giardino: un momento di pace e di assoluto godimento. La colazione è il momento più importante della giornata, e questa è partita sicuramente con il piede giusto. La preparazione del tavolo, le belle tovagliette gialle, le cocotte con le marmellate, le posate, le due zuccheriere con fino e canna distinti, i piattini.... solo questo mi fa felice, oltre alla vista del mare già di primo mattino. Per me yogurt, miele, frutta a gogo e the (oltre ai miei biscotti portati da casa) mentre per il Mangione i Canestrelli fatti in casa, biscotti vari ,frutta e yogurt. Staremmo qui tutta la mattina, ma dobbiamo traslocare.Vista la bella giornata decidiamo di recarci subito alla Plage du Lotu, partenza da Saint Florent. Le strade in prossimità del centro abitato si fanno trafficate, cerchiamo di parcheggiare in paese ma niente da fare, così proseguiamo oltre fino a quando non troviamo parcheggio vicino ad un porticciolo turistico. Proprio lì vediamo un cartello con indicazione di un servizio Taxi-boat per Lotu e La Saleccia: andiamo a sentire,  il prezzo è ragionevole 20 euro dalle 13.00 fino alle 18.00 . Ottimo. Facciamo un salto in paese a piedi per rifornirci di acqua ed alla ricerca di qualcosa da mangiare per il Golosone (io avevo già con me un panino) .Un giretto nella piazzetta, l'orario della partenza si avvicina e visto che il Tignoso si è imputato nel voler mangiare una crêpes  salata (in preparazione), mi avvio per assicurarmi che ci aspettino... Ovviamente arriva un ritardo e ci tocca di prendere i posti peggiori del gommone ossia i posti laterali senza seduta (aggrappati alle corde ed in bilico). Si parte con una musica stile Rocky e poi via , motore a tutta birra, non riusciamo a reggerci, è una impresa. In cinque minuti siamo arrivati, sembrava di essere sulle giostre.  Ahaah però divertente, anche se il Tuttofare armato di ombrellone, zainetto e pranzo al sacco nel trambusto si sbraga i pantaloni, uno strappo proprio nel sedere ..  Due risate e via si prosegue. Arrivati ci godiamo una spiaggia veramente spettacolare, da cartolina. Un colore che varia dal l'azzurro al celeste fino al turchese, in contrasto con la spiaggia bianca e la bassa vegetazione circostante. Bellissimo, un paradiso. Facciamo un bel bagno, ci rilassiamo sotto l'ombrellone a riparo dal sole mangiando qualcosa. Dopo un po' di relax, in attesa di fare un nuovo bagno,  decidiamo di avventurarci a piedi fino alla Saleccia. Sono circa 35/40 minuti senza grossi dislivelli. Arrivati ci accoglie una lunghissima e caraibica spiaggia, ma purtroppo anche tanto tantissimo vento. Non ci si riesce a stare. Facciamo un altro bagno tra le onde del mare increspato dal vento, qualche fotografia e si ritorna a Lotu per goderci l'ultimo tuffo in mare. Questa volta al rientro ci posizioniamo in prima fila sul taxi-boat, e lo sfortunato a cui è toccato il posto laterale sul gommone, a causa delle onde di un altro motoscafo, si è dovuto fare una bella doccia! Ora ci tocca di raggiungere la chambre d'hôte per cui abbiamo trovato posto all'ultimo secondo sul Capo Corso. La strada è lunga ma in un'oretta ce la caviamo e finalemente arriviamo da Gilles et Elise Medori - Figarella -Santa Maria di Lota tel.  04.95.33.25.65.   (http://www.chambres-hotes.fr/chambres-hotes_chez-gilles-et-elise_santa-maria-di-lota_464.htm). Sembra una tipica casa di montagna, mattoni a vista e scale che portano al piano superiore dove sono le stanze. Purtroppo abbiamo il bagno in comune con un altro ospite  (il prezzo è infatti la metà e rischiavamo diversamente di dormire sotto un ponte in macchina ). Poco male, l'altro coinquilino non c'è e ne approfittiamo per una bella doccia e per prenotare un ristorante che ci era piaciuto così, a prima vista, passando lungo la strada (dando un occhiatina  anche su Trip le recensioni non sembravano affatto male). Il ristorante era pieno ma proviamo ad insistere un po' ritardando il ns. arrivo per le h.22 e così ci danno conferma. Arriviamo al Restaurant La Place Sa Marino di Lota (tel. 04.95.31.82.61.  http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g482907-d1333456-Reviews-Restaurant_La_Place-San_Martino_di_Lota_Haute_Corse_Corsica.html) e decidiamo di mangiare all'aperto. Ci fanno accomodare in una bella terrazza e visto che in paese c'è una festa con musica popolare che giunge fino a lì, devo dire l'atmosfera è molto gradevole. Diamo uno sguardo al menù e mi informo dai camerieri sulle pietanze che avrei potuto mangiare. Lo chef mi dicono è informato sul senza glutine, vanno in cucina e mi confermano che dal menù posso scegliere la Salade de Poulpe, Mignon de Porc grillè au miel et une assiette de fromages corses: tutto ottimo. Il locale è elegante, il personale molto gentile, finalmente una serata romantica e rilassante tutta per noi. Dopo cena, facciamo un giretto in paese e ritorniamo alla nostra locanda per una bella mattina. Dopo colazione ( non così bella come quella del giorno prima ma comunque dignitosa) ci aspetta il giro del Capo Corso. È una giornata di tempo incerto, ed infatti pesanti nuvoloni neri ci attendono nel primo pomeriggio. Il paesaggio del Capo è particolarmente bello: piccoli paesini arroccati si alternano a scogliere a picco e a piccole baie, a cui fanno guardia imponenti torri di vedetta. Facciamo sosta ad Erbalunga, piccolo borgo carino, a Macinaggio (dove facciamo spesa per il pranzo, io me la cavo con un po' di verdura e prosciutto, il Golosone fa sosta dal fornaio del paese) e picnic improvvisato vicino a Rogliano. Attraversiamo il Capo ed arriviamo a Centuri, fermandoci in un punto da cui si può intravedere in lontananza Barcaggio (il punto più a Nord della Corsica) el'Ile de la Giraglia. Piove purtroppo e le strade si fanno molto più brutte ed impervie da questo lato del Capo. Per fortuna il tempo poco dopo si fa più mite ed arriviamo a Nonza. Facciamo una sosta e qualche foto sulla bellissima spiaggia nera di ciottoli. Siamo quasi investiti da una onda anomala quando decidiamo che è giunta l'ora di avvicinarsi  alla prossima meta, Calvì. Ci rimettiamo alla guida. Superiamo il Desert des Agriates, una vasta area montuosa e disabitata che all'ora del tramonto acquista un fascino unico (al confine con il mare ci sono le bellissime spiagge di Lotu e di Saleccia) e proseguiamo finalmente fino alla Casa Fior di Macchia di Calenzana, ai piedi delle montagne che sovrastano la costa nord della Corsica (da Roberta e Maurizio che hanno deciso di trasferirsi qui dall'Italia per una nuova e meravigliosa avventura http://www.homelidays.it/casa-vacanze/p6242434?uni_id=2158313). Siamo un po' stanchi per i chilometri percorsi in questa giornata ma ci rincuora sapere che resteremo fissi qui per i prossimi 5giorni. La casa è molto bella ed arredata con cura; la nostra stanza è ampia e con una vista meravigliosa sul giardino e sul mare (si vede un bellissimo tramonto la sera). Decidiamo di andare a mangiare a Calenzana, nel vicino paese e ci rechiamo a caso presso il ristorante Vin 214 (http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1073586-d3199-Reviews-Vin_214-Calenzana_Haute_Corse_Corsica.html -  preso vino e carne con accompagnamento di patate al forno e insalata,  gusto nella media ma tutto bene almeno, nessun sintomo strano).  La mattina successiva il tempo è ancora incerto seppur in miglioramento e decidiamo di fare un giro alla Cittadelle di Calvì, molto carina con una bella vista dall'alto. Il cielo man mano si apre e così decidiamo di andare un po' al mare; individuiamo una bella baietta, la Plage de l'Alga, mare turchese ed un baretto molto animato nelle vicinanze. Per raggiungerla occorre percorrere in discesa un tratto di strada sterrata a tornanti, altrimenti si può decidere di lasciare la macchina sulla strada e scendere a piedi.  Avevamo già preso qualcosa da mangiare take away e così decidiamo unicamente di rilassarci un po' e goderci un bel bagno. La baia è piena di gente, riusciamo ugualmente a montare l'ombrellone ma verso il tardo pomeriggio, animati dal ns. spirito escursionistico decidiamo di levar le tende ed incamminarci verso il faro in cima al promontorio. Ci vorrà un'oretta per raggiungerlo ma ne vale la pena, la vista è bellissima, i colori del tramonto rendono il paesaggio unico. Avvistiamo altre calette isolate che avremmo potuto raggiungere a piedi con un po' di buona volontà. Peccato ma siamo già contenti così... Giunta ora di cena ci avventuriamo a Calvì alla ricerca di un ristorante: giriamo tutto il paese ma non riusciamo ad inviduare niente che ci ispiri (sono tutti molto turistici) e così alla fine giungiamo ad un compromesso fermandoci in un locale sulla via pedonale, dove vedo in menù delle belle insalatone a prezzi ragionevoli. Alla fine tutto bene e mi sazio. Un giretto per i localini del porto e a nanna presto. La mattina alla Casa Fior di Macchia le colazioni sono veramente piacevoli, così come l'atmosfera e la compagnia dei padroni di casa e di Mirtina (la cagnolina di Roberta, coccolona e simpatica). Si mangia all'aperto sotto un pergolato. Per me yogurt, the ed i  biscotti portati da casa (più la frutta presa in giro in paese), mentre il Golosone fa la sua parte e si "pappa" anche la torta alla farina di castagne di Roberta. Chiediamo un po' di informazioni sui luoghi da visitare e ci accordiamo per cenare lì in serata al prezzo concordato di 20 euro. Roberta si è resa molto disponibile a cucinare per me anche della pasta senza glutine che avevo preso da casa insieme ad un mio pentolino e scolapasta. La meta di oggi : la yeuseraie du Fango (http://www.balagne-corsica.com/reserve-de-biosphere-du-fango.html) e la balade en Canoe dans le Delta du Fango (http://delta-du-fangu.com/). Raggiungiamo le montagne ed arriviamo al fiume Fango (che pare in secca mentre in realtà l'ultimo tratto passa sottoterra e quindi non è visibile) e poi risaliamo con la macchina verso le montagne lungo il fiume fino a quando non arriviamo ad un'area di sosta ben indicataci da Maurizio. Parcheggiamo e ci incamminiamo verso il fiume:dei colori meravigliosi, dal verde al rosa, un'acqua trasparente bellissima. Prendiamo con noi l'occorrente per un bel picnic individuando un bel posticino vicino al fiume, all'ombra. Io che di solito disdegno i fiumi devo ricredermi, ci sono dei punti d'acqua bellissimi, con tante buche dove possibile fare il bagno e salti dalle rocce. Ci sono anche delle piccole cascatine, per cui sedendocisi a ridosso  si possono fare dei bellissimi massaggi naturali. Una goduria. Restiamo fino al pomeriggio, poi inizia ad arrivare molta gente e decidiamo di ritornare indietro verso il delta del fiume, visitabile con canoe. Non appena capiscono che siamo italiani ci rimproverano dicendo che di solito siamo quelli che fanno più casino (mah ho qualcosa da dire a riguardo)  mentre in realtà trattandosi di un posto protetto con un importante equilibrio idro-faunistico , occorre fare assolutamente silenzio e rispettare strettamente alcune regole, tra cui  la distanza da una canoa all'altra e dalle sponde del fiume. Questa  visita, che dura circa un'oretta, mi è piaciuta molto: si entra in contatto con la natura e si ha la possibilità di vedere tartarughe, ninfee in fiore bellissime , uccelli acquatici ed altre specie. Rientriamo rilassati riattraversando le  montagne che all'ora del tramonto assumono colori rossastri bellissimi. Ci aspetta una piacevole cena alla Casa Fior di Macchia. Roberta ci prepara una gustosa salsina con melanzane come antipasto (che io ho prontamente spalmato sul mio pane sg) e poi una pasta alle verdure (per me caserecce integrali sg) ed una frittata con verdure. Per finire un buonissimo sorbetto al mandarino (l'albero in giardino è molto prolifico) ed un ottimo digestivo che ho potuto assaggiare anche io. Tante chiacchiere, vino e la serata passa piacevolmente in un baleno. Cotti andiamo a dormire. Il giorno successivo è una bella giornata, si va al mare! Ci facciamo consigliare una bellissima baietta nascosta e sconosciuta ai turisti di massa, la Plage du Giorgio. Non posso rivelare dove si trova, altrimenti perderebbe il suo fascino, ma i fortunati che la troveranno godranno di un bellissimo punto di mare turchese ed isolato. Verso l'ora di pranzo decidiamo di spostarci verso un'altra spiaggia poco distante, vicina alla Plage de Ghjunchitu, la vicina Plage du Bodri. Decidiamo di fermarci a mangiare al baretto sulla spiaggia Le Sindbad dove ho potuto prendere una bella caprese senza salse (specificare sempre), condita al tavolo con olio di oliva e sale. Ottima ed abbondante. La nostra giornata finisce rilassati al mare tra un bagno e l'altro. In serata decidiamo di andare a vedere uno dei tanti paesini di cui è decantata la bellezza. Avevamo già fatto un giretto a Pigna, borghetto carino ma minuscolo e un po' insignificante, così puntiamo a Sant'Antonino. Partendo da Calenzana ci avventuriamo per le strade di montagna che passano tra Zilia, Montegrosso, Cateri, strade strettissime, mulattiere per capre che incontriamo lungo il percorso  così come  mucche e lepri... Una sorta di safari notturno, visto che è già calato il sole e la fame di fa sentire. Finalmente troviamo le indicazioni per Sant'Antonino. Maurizio ci aveva detto che lungo la strada avremmo trovato un posticino simpatico dove facevano pizza al forno a legna e carne alla brace e così è stato: U Spuntinu (0612969443 - http://www.tripadvisor.co.uk/Restaurant_Review-g187139-d4793943-Reviews-U_Spuntinu-Corsica.html). Affamati ci siamo fermati e mentre il Golosone ha preso una bella pizza (del tipo sottile, ma gustosa a suo dire... e ovviamente con glutine) per me carne alla griglia (cotta su una griglia ben separata rispetto alla pizza) e insalata. Il localino è rustico ma molto carino, si mangia all'aperto nel cortile e qualche gatto viene a fare le fusa sperando di racimolare qualcosa. Siamo stanchissimi e rinunciamo ad arrivare fino al paese, anche se era proprio lì a due passi (avremmo dovuto girare a piedi, era mezzanotte passata e non c'era nessuno... Il letto ci attendeva!!). Siamo arrivati così al nostro ultimo giorno in Corsica. Abbiamo sentito parlare della spiaggia sulla foce de fiume Ostriconi e così vi ci dirigiamo. Si parcheggia lungo la stradina sterrata e poi si percorre impropriamente un sentiero in mezzo alla macchia attraversando un ponticello che porta... ad un guado! Non sapendo come fare e vedendo tutti attraversare questa melma marrone, ci adeguiamo e via i pantaloncini e le scarpe, caricandoci in spalla tutti i nostri fagotti. In realtà Maurizio e Roberta ci hanno poi spiegato che proseguendo lungo la stradina sterrata saremmo arrivati in un punto dove non occorreva guadare... E inoltre la nostra fatica non è stata per niente ricompensata : il mare è di un colore bluette triste e più che altro è pieno di alghe. No,no,no lo Starnazzante  vuole tassativamente fare almeno tre o quattro bagni oggi, e così torniamo indietro, ovviamente guadando nuovamente il fiume (che saluteremo definitivamente) per tornare alla spiaggia di Ghjunchitu (vicina a Bodri). Acqua turchese, mare da favola non ci manca nulla.... Inizia però a venirci un po' fame e proviamo ad avventurarci nel baretto/ristorante vicino. Il ristorante sembra un po' caro, mentre il bar non offre insalatone : ho potuto prendere unicamente un gelato Algida (il magnum "francese" di cui nn ricordo il nome sull'incarto riporta la scritta sans gluten). Un'altra bagno e via verso la nostra casina per preparare le valigie. Facciamo prima un salto al Casino di Calvì prr prendere con noi qualcosa da portare a casa (per me il fantastico vino rosè della zona di Patrimonio) e notiamo un intero scaffale di prodotti a marchio Shar senza glutine (oltre a due piatti pronti a marchio Casino che forse non avrei mangiato nemmeno sotto tortura ahah ). Per cena chiediamo indicazioni ai nostri padroni di casa che ci consigliano di mangiare a Calvì alla Piazzetta (che non avevamo visto i giorni  prima passando http://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g196482-d2251707-Reviews-A_Piazzetta-Calvi_Haute_Corse_Corsica.html). Il  ristorante si trova in una piazzetta un po' interna ed è pieno ma fortunatamente troviamo posto. Ho chiesto indicazioni al cuoco per poter mangiare il menù del giorno, e mi è stato detto che potevo tranquillamente prendere  della charcuterie corse (affettati tipici corsi artigianali) e polenta con cinghiale molto buona. Vino rosato (abbiamo provato quello bianco ma non ci piaceva per niente). Una bella serata, un saluto alla cittadina e pronti per partire il giorno dopo. 
Il rientro verso Bastia è stato piuttosto lungo ; per darci un po' di carica la mattina ci siamo fermati per prendere un buon caffè e dare una occhiata al meraviglioso panorama dalla fantastica terrazzina del bar  Licciola  (https://www.facebook.com/pages/Licciola/180025458694926?sk=timeline&ref=page_internal) . 
Un ultimo saluto a questa terra, che ci ha stupito per i suoi colori meravigliosi e per il forte senso di appartenenza di chi vi vive, e si ritorna a casa.