venerdì 1 maggio 2015

Street Food Truck Festival... e qualcosa anche senza glutine



Il mio sogno segreto è questo.   Un connubio tra :
- uno dei mezzi più spettacolari della storia, il VW T2 il bellissimo multiposti Volkswagen ormai conosciuto da tutti (è così, il Tuttofare mi ha attaccato la malattia per questi mezzi d'epoca) ;
- e la possibilità di viaggiare ed al tempo stesso poter mangiare ovunque e comunque senza problemi.

Così,  nei miei più reconditi ed irrealizzabili pensieri,  quello di poter un giorno prendere uno di questi mezzi, riallestirlo e trasformarlo in un food-truck ed individuare un qualsiasi virtuosissimo piatto tipico di cucina regionale o internazionale da poter realizzare anche in versione senza glutine. 
E forse solo così mi sentirei veramente realizzata... con un progetto irrealizzabile, almeno per me.

Ma sognare è bello.   E oggi ho potuto assaporare dal vivo uno dei sogni  realizzati dei pochi che non hanno avuto paura di affrontare un così bel progetto, seppur anche tosto e difficile  (gli ostacoli sono tanti, dalla burocrazia, ai costi, alla difficoltà di farlo diventare un mestiere, visto anche il tempo necessario per farsi conoscere).

A Bologna è arrivato lo Streeat Food Truck Festival, e la location individuata è stata quella del Parco Nord (l'area solitamente riservata alla grande Festa dell'Unità di settembre - proprio adiacente all'Estragon). L'evento  ha avuto un bel richiamo. A Bologna saranno presenti per tutto il weekend ,  da venerdì a domenica. Non pensavo di riuscire  a mangiare qualcosa ed invece... tante soluzioni anche senza glutine. 

I miei preferiti sono i ragazzi del Farinel on the Road con le loro miasse, sfogliate di polenta (con tanto di cartello glutenfree) da farcire a piacimento con formaggio, salame o salsiccia. Ci sono poi altri track, da quelli che vendono pomodorini e mozzarella, ai centrifugati, insomma già è molto che si trovi qualcosa (di solito lo  street food  è solo panini o simili pret a porter). 

Grande grande riscontro per questo evento, al punto tale da far sì che si venissero a creare delle file chilometriche... Pochi i posti per sedersi e non molta illuminazione alla sera: ma forse tutto questo fa parte dello stile street food e dell'arte di mangiare in piedi, passeggiando e chiacchierando.

E chissà se un giorno arriverà l'occasione o ci sarà il tempo per prendere un bel furgoncino e meditarci un po' su...  Nel frattempo continuo a sognare (e a mangiare, quando di può).