venerdì 1 gennaio 2016

Ferragosto.... Corsica Est senza glutine e lontani dalla folla

Settimana di ferragosto in cerca di tranquillità ....Corsica Est Senza Glutine

La mia situazione lavorativa non fa altro che peggiorare.... Ormai tutto è in mano all'imprevedibile Golosastro che deve compensare la malaugurata scelta di richiedere le ferie proprio  a cavallo di ferragosto. Io sinceramente ero così stanca che avrei trascorso le vacanze a casa, qualche giretto in qua ed in là, poco tempo e poca voglia di organizzare.... Invece questa volta si è impuntato e cerca qui cerca lì alla fine abbiamo optato per la scelta più vicina ed economica: di nuovo in Corsica.

L'anno scorso avevamo visitato il nord e così questa volta abbiamo cercato di organizzarci all'ultimo minuto verso la zona sud/est.... Una occhiata veloce ma tutto pareva  carissimo. Mi ero quasi arresa quando lui individua una casina libera in un paese che, dalla cartina,  pareva non troppo lontano dalla via maestra che costeggia la costa .... così decidiamo di prenotare qui: à Chisa (http://www.visit-corsica.com/it/Scelti-per-voi/Bagnarsi-in-acque-vive/Alla-ricerca-delle-piscine-naturali-di-Chisa).

Non so se possibile definire Chisa un paese,  tanto è piccolo e racchiuso tra le montagne. Forse più una comunità che si raccoglie  intorno alla piccola parrocchia e  legata profondamente a questa terra,  quasi incontaminata.  Certo è che abbiamo avuto l'opportunità di staccare profondamente la mente e di entrare in forte contatto con la natura circostante.

Partiamo con la mia auto verso Livorno per l'imbarco. Non troviamo traffico e così ce la prendiamo con calma... facciamo anche una capatina a Scandicci, ridente cittadina tosco-cinese per un caffè in relax ed un minigiro al mercato del paese. Decidiamo poi, una volta a Livorno - prima del traghetto - di fermarci a mangiare qualcosa, e così scegliamo il ristorante Aragosta (http://www.aragostasrl.com/) poco distante dal porto. Giusto il tempo per un buon piatto di pasta con le vongole (per me senza glutine) e via. Buono.  Il viaggio con Corsica Ferries trascorre abbastanza velocemente, anche perchè il Tuttofare ha deciso di coinvolgermi portandomi nella piccola piscina del piano sotterraneo della nave. Non è molto grande, il locale è anche un po' angusto, però ci divertiamo.

Arriviamo in Corsica giusto in tempo per partire verso il Sud...circa un paio di ore secondo il navigatore. Così inizia  ad arrivare il buio. Manca ancora mezz'oretta quando è ora di abbandonare la via principale che costeggia la costa, poco dopo Ghisonaccia, e di dirigerci verso l'interno. Da qui comincia una strada in salita tortuosa ed un po' stretta, che al buio mette un po' agitazione soprattutto quando circa a metà percorso, tra una curva e l'altra, attraversa la strada un bel cinghialotto... Aiutooo. 

Finalmente arriviamo in paese e contattiamo il proprietario di casa, Andrè una persona che abbiamo scoperto pian piano, un vero gentiluomo.
La casa è questa:  http://www.gites-de-france.com/location-vacances-Chisa-Gite-20G58951.html   e questi sono i riferimenti telefonici / email gsalvatorini@gmail.com - tel.  numeri : 0033 4-95-57-31-13 oppure 00 33 6-81-91-23-50 oppure 00 33 6-14-62-84-16.
Arriviamo e siamo un po' frastornati. Il paese è molto piccolo, non vi è nemmeno un negozio e non avevamo niente da mangiare, a parte la mia scorta senza glutine inscatolata nel bagagliaio. Alla fine però Andrè è stato così gentile da contattare una sua amica che ha una gite d'hôte poco distante, disponibile a prepararci qualcosa. Per il mangione cannelloni ed un piatto di carne mentre per me una insalata e formaggio. Poi un bel tiramisù per lui. Per me una bella pesca (eh di necessità virtù). Andiamo a dormire, anche se l'idea che lì fuori  gironzolassero un po' di cinghiali non ci faceva stare così tranquilli. Comunque la stanchezza ha spazzato via i pensieri...

Il giorno successivo dopo aver un po' organizzato la casa e dopo un salto al supermercato nel paese più vicino (lungo la costa) per un po' di viveri, decidiamo di trascorrere il pomeriggio al mare, in particolare nella splendida baia di Fautea, poco dopo la torre genovese, a Lavu Santu.  Non c'è troppa gente, e l'acqua è turchese. Non contenti, essendo domenica, decidiamo  di spingerci verso  PonteVecchio per un giretto nel paese ed alla ricerca di un posticino dove cenare. Troviamo il ristorante Cote Place (http://www.coteplace.com/#!/): nel menù è proposto un piatto di salmone alla griglia con insalata. Specifico il mio problema con il glutine e mi garantiscono la griglia.  Tutto bene. Altra passeggiatina e poi decidiamo di allungarci verso la spiaggia famosissima di Palombaggia alla Paillote Chez Pierr dove si tiene una festa con dj proprio sul mare. È ancora presto ma un po' dei gente c'è e così restiamo ... almeno fino a quando non è ora di rientrare visto che stiamo a più di un'ora dalla ns. Gite . 

Le nostre giornate sono proseguite in tranquillità, tra una mattinata di bagno al fiume, bellissimo ed incontaminato e sorvegliato dal professore, un uomo molto colto, grande amico di Andrè , con cui abbiamo scambiato lunghe chiacchierate (un po' in francese ed un po' in italiano) e pomeriggi alla scoperta di nuove baie sul mare dove poter fare il bagno: tra queste in particolare le zone di :  Canella, Fautea e Pinarello.

Inoltre vicino alla ns. casina ci sono tantissime altre attività  che ci potrebbero tenere impegnati: la  via ferrata di Chisà www.viaferratachisa.fr (dicono abbastanza impegnativa, ma non eravamo attrezzati e soprattutto .... io non me la sono sentita, fifona) e canoying proprio nelle vicinanze. Purtroppo erano un po'care e visto che comunque avevamo la possibilità di fare il bagno nelle fresche e limpidissime acque delle piscine naturali del fiume U Travu poco distanti (e anche tuffi), insomma abbiamo pensato di soprassedere.

Qualche disavventura c'è stata: una mattina deciso di trascorrere tutta la giornata fuori, prendendo la macchina ci siamo accorti che non partiva più... Batteria = game over.
Il tuttofare era deciso di provare a metterla in moto a spinta ma eravamo in una zo na un po' di buca e quindi non c'è stato nulla da fare. Fortunatamente abbiamo chiamato Andrè che ci è venuto ad aiutare a spostare l'auto e siamo così riusciti a raggiungere il meccanico/benzinaio a valle, proprio al bivio della strada. Che panico... e per fortuna l'auto aveva meno di due anni. Mah!  

Ma veniamo un po' alle ns. spiagge. Cercando di evitare il più possibile i tratti di mare affollati e più distanti ci siamo concentrati sulle seguenti baie :
La bellissima baia di Canella dove alle spalle c'è un campeggio che rimane proprio sulla strada. Ha acque turchesi e non è mai troppo affollata. Si possono prendere a noleggio le canoe (ovviamente fatto) e fare un giro nei dintorni.
La zona di Pinarellu è sicuramente particolare. Spiagge turchesi contornate da una bellissima a pineta, una lunga baia che abbiamo apprezzato soprattutto nella parte più a est, lontana dal paese, dove ci siamo più volte rilassati all'ombra di una paillot a sorseggiare un buon caffè nelle ore calde.
Carina anche la spiaggia di Fautea. 
Le altre erano troppo distanti o poco particolari, per cui abbiamo deciso di concentrarci su queste.

Alla sera poi abbiamo organizzato un paio di bbq con carne alla griglia  trascorrendo in particolare un paio di serate post-cena a Chisà, animata nel periodo di ferragosto da concertini nella zona del bocciodromo, e da un carinissimo festival di cortometraggi in francese (molto carini e abbastanza comprensibili).... Non mi era mai capitato di vederne così tanti in sequenza e mi è piaciuto molto.

Una sera poi sia noi che la famiglia che alloggiava nell'appartamento di fianco al nostro  (una giovane coppia dalla Normandia con un figlio di circa 10 anni ed una sorellina neonata) siamo stati invitati a cena da Andrè. Una esperienza veramente interessante ed una cena molto buona. Per me è bastato preparare pasta senza glutine dal mio appartamento e poi portarla su in casa di Andrè, che si trova al primo piano. Ottima accoglienza ed ospitalità. Il ghiaccio iniziale è stato rotto grazie alle buonissime bottiglie di vino che Andrè ci ha fatto assaggiare. E' nato così un bellissimo e libero  scambio di idee, un confronto tra persone così diverse, differenti tradizioni e stili di vita. La cena è iniziata con un antipasto per tutti : una ottima insalata fresca e prosciutto crudo corso tagliato al coltello.
Pasto unico con ravioli corsi con carne tipici dell'entroterra (ed io il mio piatto di pasta senzaa glutine al ragù portato da casa). E per finire frutta fresca di ogni tipo. Oltre a noi ed ai ns. vicini erano presenti anche il professore ed un caro amico di Andrè. Una serata speciale. Impossibile dire che i corsi non siano ospitali. Un po' il loro stile di vita mi ricorda quello dei ns. paesi sui primi monti  bolognesi: i principali interessi riguardano la caccia al cinghiale, il far la legna, la pesca, la raccolta delle castagne ed il preservare il territorio e le proprietà. Non siamo poi così diversi. Forse in loro è più forte il nazionalismo, il forte senso di appartenenza a questo paese, a questa terra, seppur credo si sentano molto più vicini a noi italiani  rispetto ai francesi per certi versi. 
 
Una unica giornata il tempo ha rotto, cielo scuro e pronto per una bella pioggia. Ne abbiamo approfittato per curiosare un po' in giro e non volendoci spostare troppo siamo stati a vedere la zona palustre dell'Etang d'Urbino. Un posto stupendo di cui ci siamo quasi innamorati, al punto di decidere di fermarci a mangiare presso il ristorante sulla palafitta Restaurant d'Urbinu (restaurant sul l'eau proprio vicino a Ghisonaccia https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g1067718-d2272439-Reviews-Ferme_d_Urbino-Ghisonaccia_Haute_Corse_Corsica.html). Ci siamo informati e potevo mangiare un sacco di cose  (tutto a base di pesce). Abbiamo così optato per un menù completo che comprendeva un antipasto di mare con cozze alla marinara, una buonissima orata con verdure e per finire per me frutta (per il golosone un buon dolce). Alla fine è arrivata la pioggia ma poco importava, il posto era veramente speciale e romantico.

Ci è piaciuto talmente che l'ultima sera abbiamo deciso di tornarvi (stavamo per andare in un altro ristorante, quando una serie di divieti all'entrata del locale ci hanno fatto desistere e cambiare idea). E quindi siamo tornati a mangiare lì, questa volta una bella super scodella con cozze marinate e patate fritte ottime (ammesse anche per me). Paesaggio sempre bellissimo. Non contenti la stessa sera siamo andati a trascorrere il dopo-cena a Solenzara alla gelateria Glacier du Port (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g635565-d2219178-Reviews-Glacier_Du_Port-Sari_Solenzara_Corse_du_Sud_Corsica.html) mentre per il golosone un gelato gigante con tanto di super Margherita, da mettere nel maggiolone, per me un cocktail con tutti i crismi..
 
Peccato non essere riusciti a fare qualche attività montana più impegnativa, ma un prossimo anno magari partiremo più allenati ed attrezzati e non perderemo occasione.

Un ferragosto veramente rilassante . Viva Chisà o Ghisa o Chisa.... insomma ancora non ho capito come si chiami questo paese, unico ed insolito.

 









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