domenica 18 febbraio 2018

Tempo tempo... che non basta mai

Ormai è tanto tempo che non aggiorno più questo blog, o meglio questa piccola raccolta di vacanze trascorse a caccia di  buone cose senza glutine da mangiare in libertà. Purtroppo manca tempo, tempo e forse voglia, oltre ad un computer (che sarebbe un valido incentivo, almeno). Ma sono talmente tante le ore trascorse sul lavoro davanti a questo ordigno spaventoso, che nel poco tempo libero che rimane, preferisco dedicarmi ad altro...
Questo forse è anche sintomo di un processo di guarigione, da tutte le paure, perplessità e senso di esclusione che ho provato nei primi anni, quando ho scoperto di essere celiaca. E dalla vergogna, sì che mi bloccava, senza un giustificato motivo a pensarci bene, nell'ammettere che effettivamente ho questo problema. Beh ora non mi vergogno più, anche se a volte devo dire mi pesa ugualmente. Ma sapere che posso comunque liberamente viaggiare, vedere cose ed assaggiare, ove possibile, beh mi basta già.
Quindi non so se tornerò a scrivere ancora, o quando... perché vorrei dedicare più tempo nel vivere il quotidiano, piuttosto che a ricordare (anche se anche i ricordi  fanno spesso rivivere molte emozioni).
Chissà che magari con un po' di tranquillità ed un bel computer nuovo... non torni a scrivere.

domenica 3 aprile 2016

Una bella giornata sulle piste ed una mangiata fantastica senza glutine al Cimone

Finalmente arrivata la neve anche sulle nostre montagne emiliane... E non poteva mancare una giornata di sci sulle piste del Cimone. Questa volta l'organizzatrice della giornata sono io. Sentivo proprio la mancanza delle nostre piste Cimoncino, Polle, Passo del Lupo che ormai conosco anche ad occhi chiusi. Abbiamo così approfittato di un weekend che pareva volgersi al meglio, una di quelle giornate di marzo in cui la mattina godere del cielo blu e di un sole spettacolare, e nel pomeriggio di una bella brezza freddina e di un po' di nuvole, indispensabili affinchè le piste possano reggere fino a fine giornata. La giornata che ho battezzato è stata domenica. Così il sabato ho potuto dedicarmi alla spesa, alla dispensa senza glutine e a tutti quei lavoretti di casa che ormai riesco a fare solo nel weekend. Ma fondamentale è stato prenotare la nostra meta per pranzo: rifugio del Firenze Ninfa (http://www.rifugiolagodellaninfa.it) un posto spettacolare proprio sulle piste, immerso nel bosco, ambiente rustico e raffinato insieme e soprattutto cucina casalinga e tanta disponibilità.
Partiamo domenica mattina presto, mooolto presto per il Dormiglione, che fortunatamente alla parola sci trova la forza disumana di aprire un occhio con un certo ed insolito vigore... Colazione veloce, preparazione volante e si parte. Lascio le redini a Michael Knight ed alla sua Supercar, faccio l'errore di chiudere un occhìo per un nano secondo, ed ecco che sbagliamo strada. Poco male, riusciamo comunque a recuperare abbastanza velocemente. Finalmente verso le 9.30 arriviamo alla meta. Parola d'ordine di oggi è relax e prendere le cose con calma. Quando andiamo al Cimone andiamo sempre a parcheggiare al Cimoncino, sia perché il parcheggio lì è gratuito, sia perchè è la parte più soleggiata e quindi la più bella da fare la mattina. Lungo la strada comunque siamo incappati in una scenetta a dir poco imbarazzante. Una macchina davanti a noi in sicurezza effettua un sorpasso ad una panda verde 4x4 guidata da uno pseudo-vecchietto-canuto che mangiucchiava qualcosa guidando. Il vecchietto indispettito dalla mossa, ingrana la quarta ed inferocito si lancia all'inseguimento, superando nuovamente l'altra macchina. Una volta superata, si mette al centro della carreggiata ai 2 all'ora dando vita ad una serie di gesti che sanno dell'incredibile (a quanto pare certe cose si facevano anche tanti anni fa). Ovviamente il mio Michael non può star da meno e scatta una mini-gara stile rally fino all'arrivo della meta. Ci coalizziamo ovviamente con i sani di mente, sperando che il pazzo si dilegui tra le nevi. Ah, per fortuna doveva essere una giornata rilassante. Ripartiamo da qui.
Skipass, i nostri Nordica ai piedi e via. Miracolo, non c'è poi così tanta gente. Ci lanciamo per le piste del Cimoncino. Poi passata un'oretta passiamo dall'altra parte anche se purtroppo oggi il tapirulan per le piste nere è chiuso e quindi ci lanciamo verso le Polle. La neve è perfetta e tiene alla grande. Andiamo avanti così fino alle 12.30 quando è ora di pranzo ...non vedevo l'ora di sedermi a quel tavolo.
Da passo del Lupo prendiamo la seggiovia per inesperti sulla sinistra che porta alle piccole piste azzurre. Di lì, dalla pista a sinistra,  si dirama un piccolo sentiero stretto (tutto curve), che porta al Rifugio. Un pranzo che sognavo da tempo. L'arredamento è tutto in legno, con un bellissimo lampadario  di cristalli al centro, un bel camino rustico ed il nostro tavolino proprio lì vicino. Il Golosone prende un bis (rosette e tortelloni) mentre per me un piatto di tortelloni casalinghi senza glutine ai funghi porcini. La titolare è celiaca e conosce bene il problema. È molto cortese e disponibile. Nel frattempo vediamo passare dei piatti spettacolari, tra cui un maialino cotto su pietra ollare con un profumo fantastico. Eravamo partiti solo con l'idea di un piatto di pasta ma decidiamo di lanciarci anche in un secondo da condividere insieme. Che dire tutto buonissimo, porzioni abbondanti e prezzi modici. Assolutamente da non perdere. Molto molto soddisfatti ci lanciamo nuovamente sulle piste, a pancia piena e belli contenti. Riusciamo a sciare ancora un po' grazie al tempo, leggermente peggiorato e finiamo quasi alla chiusura delle piste, anche se le gambe si fanno sentire. Il nostro rientro è proseguito in tranquillità. Un'oretta e mezza ed eccoci rientrati alla base. Domani si va al lavoro ma la giornata è stata bellissima.

sabato 26 marzo 2016

Carosello sciistico... Madonna di Campiglio, Pejo e Tonale

Ecco la stagione sciistica sta per finire e non potevamo mollare le redini cosi'.
Un'ultima sciatina ci aspettava e così il Tuttofare, un po' invidioso dei miei weekend sulla neve,  decide di organizzare un weekend sulle piste. Lui vuole andare a Madonna di Campiglio... Ancora??? Va bene dai, è sempre bello lì. Io però sono distrutta non ho tempo di organizzare e fare niente, così chiama l'hotel Michela  (http://www.hotelmichela.com/ ) e prenota una bella camera con servizio mezza pensione per sabato notte. Partenza sabato mattina prestissimo. In poco più di tre ore arriviamo all'hotel, lasciamo i bagagli e ci dirigiamo alla stazione sciistica. Madonna è sempre bella. Riusciamo a sciare tutto il giorno senza problemi. La neve regge ancora ed un po' di nuvole ci aiutano a mantenere le piste in ordine...
Niente di meglio dopo una bella sciata, un po' di relax nella zona benessere dove siamo praticamente solo noi. La vasca idromassaggio è una manna per il carico di stress accumulato durante questo duro periodo di lavoro. Finalmente mi riposo un po'.
La cena è un tripudio di piatti ed assaggi vari, tra un primo con i funghi, un assaggio di passatelli in brodo, un assaggio di un'altro piatto panna e salmone, ed assaggi vari di secondi tutto anche in versione senza glutine. Vogliamo parlare dei dolci? Ampia scelta ed un gelato buonissimo sempre fresco. Una mangiata cosi' non ci da la forza di andare fuori per un giretto, siamo distrutti e decidiamo di rilassarci un po'in hotel ed andare a dormire, per partire in forma il giorno successivo.
Dopo una bella colazione (strano perchè non avevamo mangiato abbastanza...), partiamo ed il Sovvertore viene illuminato dalla possibiltà di andare avedere un nuovo comprensorio, quello di Pejo. E' una bellissima giornata, ma anche molto calda... Arriviamo ed il biglietto costa veramente poco. Decidiamo di comprare il giornaliero, ma già dalle prime piste rimaniamo delusissimi. La funivia che portava in cima era chiusa, e le piste erano corte, maltenute, con sassolini e rametti sparsi, per non parlare del fondo, quasi tutto acqua. Che nervoso. Decidiamo di andarci a lamentare ma non ci sono ragioni. Ormai i biglietti li avevamo acquistati. Il Tuttofare non si arrende. Decidiamo di provare a venderli a nuovi avventori. Cosi' ci piazziamo defilati e quando vediamo arrivare nuovi sciagu... ehm sciatori,  proviamo a proporre i ns. biglietti a prezzo più basso. Alla fine riusciamo a cederli ad un sci-alpinista che stava salendo con il figlio. Finalmente ci eravamo liberati. E poi? Poi il Tuttofare decide che nulla era perduto e così Viaaaa verso il Tonale. Si, diciamo che erano le 9.40 del mattino ed una volta che ci eravamo mossi per tempo... siamo tornati sulla solita tabella di marcia. Arriviamo al Tonale intorno alle 10.30 e mai scelta poteva essere migliore. Le piste, in particolare quelle del ghiacciaio, erano le uniche che avrebbero potuto reggere in quella giornata. Stupende. Ora poi che avevano rinnovato anche il collegamento con una nuova funivia, si riusciva a patire meno freddo recuperando molto più tempo. La ns.giornata è trascorsa alla grande nonostante tutte le peripezie iniziali. Siamo riusciti a svalicare anche verso la parte bergamasca, un po' più all'ombra e quindi con piste che tenevano un po' di più, nonostante qualche lastrone di ghiaccio qui e la.
Verso le 16.30 abbiamo levato le tende riprendendo la strada di casa. L'ultimo weekendone di sci non è andato poi cosi' male.

sabato 5 marzo 2016

Sci, sci, certo che sci... Gemellaggio Sciistico sulle piste di Madonna di Campiglio

Anche quest'anno il Gemellaggio Sciistico con i ns "antagonisti della BCC" è stato rispettato. Febbraio mese ideale per un bel weekendone. A grande richiesta quest'anno la meta era "Madonna di Campiglio". Ormai sono di casa, ma la cosa non mi dispiace affatto. L'organizzatore è stato un mito proprio come l'anno scorso. Ritrovo al parcheggio di Castenaso, imbarco in pullman e dopo un'oretta di saluti e convenevoli via alla sezione mangereccia.... E' vero,  passavano taglieri di salumi, affettati, focaccie, ma non mancavano qualche snack e qualche dolcetto anche per me. Fantastici.

Arriviamo finalmente alla ns. meta:  Dimaro pernottameto presso l'hotel Gran Vacanze (http://www.granvacanze.com/it/).  Camera ampia e tipica, tutta in legno. Noi tre girls prendiamo possesso praticamente di una delle suite all'ultimo piano.  Mattina colazione fantastica. Il ns. mentore si era prodigato affinchè potessi trovare biscotti senza glutine e pane per la mio pasto mattutino, peraltro abbondante.. proprio per partire con la giusta carica per affrontare la giornata. Questa volta riusciamo a stare tutti in gruppo. Saremmo stati anche una quindicina di persone, e via per tutte le più belle piste del comprensorio, tra cui la mia preferita la Tre Tre. Anche il Miramonti era tirato alla perfezione. Sole, neve fantastica, compagnia ottima cosa volere di più? Per il pranzo mi ero organizzata con un bel panino portato da casa, ma avrei potuto trovare volendo formaggio ed affettati presso una delle baite presenti.   Arrivati alla chiusura degli impianti, non poteva mancare una bella sessione "aperitivo". Facciamo quattro passi in paese e raggiungiamo un barettino su una via laterale  il Tropical Bar gelateria  ( https://it-it.facebook.com/pages/Bar-Gelateria-Tropical/154790401242454 )  dove possiamo rifocillarci con noccioline varie, patatine ed uno spritz.

Poi rientriamo per un bel doccione rilassante e ci prepariamo per la cena, che sarà presso il ristorante pizzeria lì' vicino. Ristorante Pizzeria al Ponte ( http://www.alponte.net/il-ristorante/ ). Il ns.Organizzatore aveva già chiesto disponibilità di pasta senza glutine per me, e quindi ho potuto cenare senza problemi. Pasta al ragu', un buon piatto di carne e frutta.

La serata poi si è consclusa con quattro chiacchiere al baretto del ns. hotel, nonostante la stanchezza (la mia permanenza è durata poco, ero cotta). Dopo una bella dormita, il giorno successivo ero molto più in forma.Una nuova sessione di piste, una giornata di sole da godersi a pieno.

Il rientro è stato piacevole tra chiacchiere in pullman e scambi di fotografie di gruppo.
Sempre bello il ns. Gemellaggio Sciistico.

sabato 13 febbraio 2016

Weekend lungo a caccia di neve .. Stubaier Gletscher glutenfree

Ferie ormai programmate da tempo, speravamo in un anticipo delle prime nevicate.... ma anche quest'anno, già ai primi di dicembre niente da fare. La nostra settimana di sci pare non decollare. Così decisi come non mai nel rispolverare l'attrezzatura, decidiamo di optare per un weekend lungo oltralpe sul ghiacciaio dello Stubai.

Non avendo molto tempo per informarmi su strutture a conoscenza della celiachia, e preferendo la libertà dell' appartamento, optiamo per una bellissima casina a circa 10 minuti di macchina dalle piste e non troppo distante dalla strada che porta a Innsbruck.
Questo il link al sito Apt. Pfeifer - il nostro era Apartment Waldhyazinthe (http://www.appart-pfeifer.at/en/index.htm).

Decido di prendere con me quasi tutto il necessario per la dispensa, pensando ad un menù per i nostri 4 giorni, per poterceli godere a pieno e non perdermi troppo in giro per supermercati: gnocchetti senza glutine e sugo con il tartufo, preparato per il purè e cotechino, un paio di zuppe da riscaldare al microonde, formaggio ed affettati vari per preparare i panini da portare con me sulle piste, qualche birretta per l'apres ski, ma soprattutto.... concordare un buon turno alternato per le pulizie domestiche (piatti, tavola e soprattutto cucina) - progetto che spesso lascia un po' a desiderare, visto la capacità ormai affinata del Golosone di svincolare da questi impegni casalinghi.


Le piste del ghiacciaio sono spettacolari... Temperature ottimali, piste battute come si deve, poca gente in giro. Approfittiamo dell'offerta che prevede possibilità, acquistando lo skipass per il gg successivo, di comprendere anche il gg di acquisto dopo le h.11.30. Praticamente di scia 1gg e mezzo al prezzo di 1gg. Perfetto, giusto il tempo di partire in prima mattinata da Bologna, lasciare le cose nell'appartamento e goderci di un primo approccio sulle piste.

Il primo giorno il tempo era un po' grigio ma poi i giorni successivi è stato sempre bello. Sulla cima del ghiacciaio c'é una terrazza panoramica bellissima, un punto che supera i 3.000 metri sospeso nel vuoto, veramente impressionante.  Inoltre superato il ghiacciaio si trova un'area (Stubai Zoo) dedicata allo snowboard con trampolini ed altre strutture dedicate a salti ed acrobazie veramente spettacolari. Ci si può anche immedesimare nel " Re del ghiacciaio" perché è stato installato anche una specie di trono con il giacciaio alle spalle per delle simpatiche foto da pubblicare sui social.

Una volta consumate tutte le energie sulle piste ci si può rigenerare con una bella bevuta e quattro salti after hour nel pub poco sotto - per me solo un bicchiere di vino mentre il Ballero si è potuto rifocillare con una bella birra gigantesca (Mutterberg ecco qui il link http://www.mutterberg.at/en/apres-ski). Fantastiche le canzoncine simil-tirolesi-crucche per scatenarsi e sciogliere tutti i muscoli. Belli stanchi poi ci rifugiavamo nel ns. appartamentino per una cenetta tranquilla ed un po' di relax. I proprietari, sebbene non fosse previsto, ci hanno consentito anche di utilizzare gratuitamente il wi.fi. Sono stati molto cortesi e disponibili.

Una sera, dopo la giornata sulle piste, abbiamo deciso di provare la piscina poco distante.  (http://austriavicina.it/tirolo/stubai/neustift.html). Non avevamo tanta voglia di centro benessere e così abbiamo optato per una nuotatina.. Anche se l'acqua era veramente fredda e non abbiamo resistito troppo a lungo.

L'ultima sera abbiamo deciso di andare a fare un giro ad Innsbruck e mangiare qualcosa in paese. Avevo dato una occhiata su internet a qualche gruppo su Facebook ed avevo trovato qualche indicazione su un paio di posticini dove poter mangiare... Ma era sabato sera e non ho tenuto conto della prenotazione necessaria. Inoltre era periodo di mercatini di Natale e la gente non mancava.

Innanzitutto un giretto per i banchetti dove il Golosone ha potuto rifocillarsi con ottimi assaggi qua e là di cibi particolari tra cui una specie di crescentina fritta con crauti ed altre verdure. Un po' per il freddo che si stava facendo sentire, ed un po' perché anche io iniziavo a sentire un certo languorino abbiamo deciso di fare una breve sosta alla pasticceria Munding (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g190445-d1979114-Reviews-Cafe_Munding-Innsbruck_Tirol_Austrian_Alps.html) dove ho potuto prendere una ottima fetta di torta con glassa al caramello garantita senza glutine. Il ristorante a cui avevamo puntato per la serata non ci ha potuto accogliere perché era pieno di gente (http://www.fischerhaeusl.com/). Questi i link che avevo consultato per fare la nostra serata ad Innsbruck (http://blog.innsbruck.info/en/2014/03/16/gluten-free-tips-celiacs-innsbruck/ + http://www.glutenfrei-unterwegs.de/blog/glutenfrei-in-innsbruck/).
Purtroppo abbiamo dovuto ripiegare su un altro posto un po' differente,  il risto-pizzeria Vapiano (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g190445-d1908634-Reviews-Vapiano-Innsbruck_Tirol_Austrian_Alps.html). Carina l'idea di questo locale di organizzare diversi punti  di ristoro, e anche carino come arredato, anche se per i celiaci non offre molto. Su indicazioni reperite sul web avrei potuto prendere un risotto che veniva cotto a parte e garantito senza glutine, ma il risotto quella sera era finito e così ho potuto ripiegare unicamente con una insalatona che gentilmente mi ha preparato una ragazza del locale che parlava italiano, stando attenta agli ingredienti ed ad eventuali contaminazioni. Accompagnamento con i miei grissini senza glutine.

Dopo cena abbiamo deciso di andare in una birreria molto carina poco distante Theresienbraeu (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g190445-d1736017-Reviews-Theresienbraeu-Innsbruck_Tirol_Austrian_Alps.html), piena di gente e con bella  musica, giusto per dare una occhiata, visto che era già tardi.

La mattina successiva siamo ripartiti verso la strada di casa, programmando una serie di tappe. La prima sosta presso la vecchia dogana ed un giretto all'outlet (http://www.turismo.it/shopping/articolo/art/brennero-loutlet-pi-alto-deuropa-id-375/). Belle le foto esposte che mostravano il Passo del Brennero di oltre cinquant'anni fa. Poi abbiamo deciso di proseguire fino a Rovereto. Abbiamo fatto un mini-giro tra i mercatini di Natale e soprattutto a grande richiesta “sosta culinaria alla casetta senza glutine” (http://www.glutile.it/blog/una-casetta-gluten-free-al-mercatino-natale-rovereto/bg_&id=594) dove ho potuto mangiare un ottimo piatto di gnocchi tirolesi senza glutine e un piatto di polenta spaziale.

Ben contenti abbiamo proseguito per un giretto nel paese e sosta culturale presso il Museo della Guerra presso il castello di Rovereto (http://www.museodellaguerra.it/), con ricordi della prima guerra, divise, armature, un ritaglio del passato ben costruito. Bella anche la foto panoramica sulla cittadina che abbiamo potuto fare dalla terrazza. Dopo la bella pausa abbiamo proseguito la strada verso strada, contenti di essere riusciti anche questa volta a trascorrere un bel weekend in relax e sulla neve.

sabato 16 gennaio 2016

Madrid senza glutine .... un bellissimo weekend in libertà a Madrid Sin Gluten

Quest'anno pareva non finire più....
Per fortuna nonostante avessi già terminato quasi tutti i giorni di ferie, il Tuttofare si è impuntato decidendo che fosse ora di andare via qualche giorno... meta Madrid. Così ho trascorso gli ultimi giorni prima della partenza, prevista a fine novembre, alla ricerca di un po' di informazioni su questa città di cui tutti parlavano benissimo.

Quello che adoro della Spagna è  il fatto che la cultura sia considerata un bene di tutti. Tanti musei sono aperti gratuitamente alcuni giorni della settimana, consentendo ed invogliando la visita di un patrimonio culturale che a volte si da un po' per scontato.

I miei primi riferimenti su Madrid sono stati: un blog molto carino che ho scoperto sul web nelle mie folli ricerche: www.vivereamadrid.it - mentre per il senza glutine mi sono affidata ad alcuni riferimenti presi su gruppi di Facebook, oltre che dal blog di Andrea Colombo (www.freesenzaglutine.it), qualche recensione su tripadvisor ed una app abbastanza carina che ho scaricato direttamente in Spagna (celicidad).

Partenza il sabato mattina da Bologna. Il volo impiega circa 2 ore. Appena arrivati abbiamo aprofittato dell'autobus diretto che collega l'aereoporto con il centro (impiega circa mezz'ora senza perdite di tempo e troppe fermate ed arriva a Cibeles). Una volta giunti lì, con il ns. bagaglio a mano, ci siamo avviati verso il ns. Hotel selezionato tramite booking - nelle strette vicinanze della Puerta del Sol : Hostal Madrid (http://www.hostal-madrid.info/it/des-56-home).
L'hotel è molto carino, in posizione centrale ma silenzioso. Anche le camere sono ben arredate, ed il costo è contenuto. Lasciamo i bagagli e partiamo per un bel giro in centro. Dobbiamo ancora pranzare. Decidiamo di farci bastare un panino con il prosciutto (per me preso da casa, un po' di scorta per sicurezza... mentre il Golosone ne approfitta per una visita al Museo del Jambon proprio poco distante).

Puerta del Sol è uno spettacolo, piena di pupazzi giganti ed artisti di strada, oltre ai banchetti per la vendita dei biglietti della lotteria, molti dei quali di una nota Dona Manolita (ma chi è mai?! Per approfondire guarda qui.... http://www.vivereamadrid.it/2010/12/la-loteria-de-navidad-a-madrid/).  La cosa strana è solo presso alcuni rivenditori si formano file incredibilmente lunghe, ma la lotteria in Spagna è una sorta di must nazionale, soprattutto prima del Natale, e noi siamo proprio nel periodo giusto. I fatti di Parigi hanno portato in piazza anche una forte presenza di polizia, seppur l'atmosfera generale pare abbastanza allegra e spensierata.  In Puerta del Sol si trova la notissima statua dell'orso arrampicato sull'albero di corbezzolo (http://www.vivereamadrid.it/cosa-vedere-a-madrid/el-oso-del-madrono/), imperdibile per una foto. Dall'altra parte della strada invece si trova il Km cero (o zero) punto di riferimento per tutta la Spagna.

Passeggiando qua e là arriviamo in Plaça Major. È molto bella, anche se piena di bancarelle per i mercatini di Natale. La statua equestre di Re Filippo III si erge proprio al centro, è maestosa. Ci fermiamo a veder inoltre alcuni banchetti sotto il portico di numismatici, ed io faccio un salto al punto informazioni per chiedere una piantina, l'elenco dei musei e gli orari di visita gratuita, gli eventi e qualche indicazione su eventuali ristoranti senza glutine ( non hanno un elenco ma mi aiutano ad individuare sulla mappa quelli che avevo trovato io). 
 Pochi passi più avanti e raggiungiamo il Mercado de San Miguel, un mercato coperto dove si possono trovare tantissimi banchetti, dalla frutta di tutti i tipi a salumi e formaggi, panetteria e tanto altro ancora. Ci lasciamo attrarre dalla vista di un bel piattino di ostriche che decidiamo di gustarci insieme ad un buon bicchiere di vino.Non economico ma... Ottimo e senza glutine. 

Dopo la sosta godereccia decidiamo di dirigerci verso il Palazzo Reale. È veramente maestoso. Entriamo prima nella chiesa che ha un soffitto meraviglioso e come da usanza, non ci esimiamo dal baciare l'effige della Madonna con bambino (dicono porti prosperità...). Davanti al Palazzo Reale quasi pare di essere in Francia. Purtroppo non facciamo in tempo a visitarlo, ma ci ripromettiamo di rivederlo presto. 
Abbiamo ancora un po' di tempo prima che si faccia buio,  e così decidiamo di prendere la metropolitana e dirigerci verso la stazione di Atocha. Prima proviamo a fare una capatina al Museo del Ferrocarril poco distante ma anche questo è chiuso... Uff non siamo molto organizzati eh?! Pazienza. La stazione di Atocha è molto particolare, soprattutto per il giardino botanico che racchiude, con un piccolo stagno pieno di piccole tartarughe.... passeggiamo nelle piccole viuzze tra le fronde degli alberi, inumiditi da zampilli di acqua vaporizzata, una atmosfera che dovrebbe ricordare probabilmente una foresta tropicale, ma il mio pensiero porta a certe giornate uggiose di Londra o ancor più vicino a certe cittadine del lungo Po. Dall'altra parte della stazione si trovano il monumento di Atocha (http://www.vivereamadrid.it/2010/03/la-cicatrice-di-madrid/) in ricordo dei caduti dell'attentato del 2004 (mai così attuale), e due opere che mi hanno molto attratto, Dia y Noche (due immense statue rappresentanti il viso di due bambini uno che dorme e l'altro ad occhi aperti...http://www.vivereamadrid.it/2013/12/dia-y-noche/ ). 
Decidiamo di proseguire a piedi da qui fino all'hotel a Puerta del Sol. Il sole ormai è calato e possiamo ammirare lo spettacolo di luci della fontana poco distante.
Camminando passiamo vicinissimi ad una via piena di librerie che danno su una piccola scalinata. Ogni angolo di questa città è stupendo. Passiamo a fianco del museo del Prado, l'orario è quello della visita gratuita e la fila non è tanta così decidiamo di entrare. Il museo è bellissimo ed immenso. Una piccola guida scritta in Italiano evidenzia le opere più importanti, su cui ci concentriamo maggiormente. Spettacolare. La nostra visita dura circa 80/90 minuti ma lo stomaco sta iniziando a brontolare.
È ora di rientrare in hotel e di trovare un posto per cena. Lungo il tragitto per la Puerta del Sol ci imbattiamo in un piccolo spettacolo. Sono le h.20 e dall'orologio di un palazzo fuoriescono dei pupazzi meccanici che si muovono al suono di musica. Tantissima gente è in strada ad ammirare l'intermezzo musicale. 
Arriviamo all' hotel e dopo una bella doccia calda, è ora di prendere una decisione per la cena (come sempre... Per tempo). Prendiamo il mio elenco, un po' scarno purtroppo, ed optiamo per una meta abbastanza vicina, visto che siamo un po' stanchi dopo la lunga camminata... Decidiamo così di avventurarci nella zona di Chueca e qdi optare per una cena messicana presso la Mordida di Belem (http://www.lamordida.com/web/restaurantes/la-mordida-de-belen/ ). Raggiungiamo il locale che è veramente pittoresco ed allegro. Ci piace subito. Attendiamo 10 minuti e troviamo posto. Ci facciamo consigliare ed optiamo per un bel piatto di nachos con salsa piccante e formaggio accompagnato da birra (per me senza glutine). Poi passiamo alle tortillas che prendiamo senza glutine per entrambi, condite con carne, verdure e salse a piacimento e decidiamo di aiutarci nella digestione con un bel bicchiere di margarita. L'allegria si fa presto sentire.... Ormai è passata mezzanotte.
Ritorniamo a piedi all'hotel ed il Golosone, in preda ad una irrefrenabile voglia di dolce, decide di attaccare una bella pastarella presa da uno dei tanti take away ancora aperti. Queste voglie improvvise.... Sarà che il bacio alla Madonnina della prosperità abbia già dato i suoi effetti?! Chissà. Dormiamo in quattro e quattr'otto.
Il giorno successivo è domenica; non  possiamo perderci il Rastro, il mercatino delle pulci nel quartiere La Latina. È vastissimo e ci si perde tra i milli vicoli. Le prime strade che incontriamo sono piene di bancarelle di cose etniche o stile "fattone". Poi troviamo invece le strade con i mercatini di antiquariato e lì il Tuttofare si perde a rovistare tra mille scatole e aggeggi vari. Io invece mi lascio affascinare dai tantissimi negozi e magazzini di arredo anni '70 che adoro... L'arte del riuso qui fa da padrona.
Ci incamminiamo poi verso il fiume Manzanares, passando sul ponte di Toledo, passeggiando lungo il bellissimo parco sottostante - il Madrid Rio, raggiungendo così il Puente de Arganzuela che percorriamo scattando qualche foto.  Decidiamo poi di dirigerci verso il museo del Ferrocarril (http://www.museodelferrocarril.org) che ci eravamo persi il giorno prima. Ci sono tantissime locomotive di altri tempi e tante carrozze bellissime, alcune anche avveniristiche per quei tempi, insomma un bel tuffo nel passato. In una stanza ci sono anche alcuni plastici molto rappresentativi con modelli di trenini elettrici ed effetti particolari. Sembra di tornare bambini. Purtroppo ci siamo persi il mercatino che fanno una volta al mese in questo regno incantato. Lo stomaco inizia a brontolare e non abbiamo pensato al pranzo. L'ottima organizzazione ci fa un po' innervosire, nei dintorni non ci sono ristoranti e la zona - un po' periferica - non offre molto. Prendiamo la metro e torniamo in Puerta del Sol. In uno dei vicoli poco distanti troviamo un ristorante abbastanza carino Serafina Cocina Bar (http://www.serafinacocinabar.com) dove io decido di prendere una insalata con tonno (specificando l'assenza di glutine) mentre il Golosone preferisce una bistecca con patate. Ci rilassiamo e riusciamo a sfruttare anche il wifi. Decidiamo poi di fare una passeggiata in tranquillità.... Ma la mia voglia di dolce  si fa sentire. Ci dirigiamo verso Pl. Tirso de Molina per testare i Churros sin Gluten. Maestro Churrero (http://maestrochurrero.com) è il Re dei Churros. Tutti a Madrid lo conoscono ed è il migliore. Sono buonissimi, una golosità. Si prendono insieme alla cioccolata calda, anche questa squisita e si tocciano ben bene prima di poterli gustare. Non sono particolarmente unti, anzi sembrano anche genuini. Quasi quasi una seconda porzione... Ma no, ci penserò il giorno successivo.
Felice e contenta di questa scoperta culinaria, ora la città pare ancora più bella ai miei occhi. Proseguiamo la passeggiata e poi decidiamo di rientrare in hotel per rilassarci un po' e goderci la città con le luci del Natale. Plaça Major è bellissima illuminata, tante lanterne colorate, un grande albero, un mare di persone, musiche natalizie... Che atmosfera. Gironzoliamo un po' prima di raggiungere la meta prefissata per questa sera.... Negozi di dolci bellissimi, boutiques di antiquariato con mille palle di neve, carillon, orologi. Decidiamo di goderci appieno la città, e questo significa anche tapas. Si Tapas, e così ci rechiamo prima di cena (si perché abbiamo parecchia fame), presso la Taberna la Concha (http://www.laconchataberna.com). Non sappiamo bene come funziona e così chiediamo innanzitutto un bicchiere di vino ciascuno  e possibilità di avere tapas senza glutine. Ci viene dato un menù, i prezzi non sono proprio bassi bassi e così decidiamo di prendere solo un piatto, visto che avevamo già prenotato la cena.... Prendiamo un ottimo piatto con lenticchie e anatra all'arancia. Nel frattempo ci vengono portati oltre al vino due assaggini che mangiamo volentieri (senza glutine confermato). La mia tapas era molto buona e particolare. Nel locale c'è un po' di gente ma si sta bene. Noi decidiamo di restare al banco ma si trovano tavolini anche al piano inferiore. Per finire, prima di pagare, un ultimo assaggino di fragole con panna e cioccolato. Un posto veramente accogliente e bon-ton. Ora ci dirigiamo verso il ristorante El Arrozal (http://elarrozal.com), questa sera si mangia Paellaaaaa.
Il locale non è male, anche se rimane un po' infossato e per questo si sente un leggero odore di chiuso che poi scompare immediatamente. L'arredo pare quello di un antico castello seppur con qualche particolare più rinnovato, come ad esempio le pareti tra il turchese ed il petrolio. Partiamo con una caraffa di Sangria. Ne avremmo preso mezzo litro ma non era previsto e così un litro e via... Una sangria buonissima, fatta solo con agrumi, veramente speciale. Poi aspettiamo la nostra paella che il Golosone ha voluto solo di pesce e verdure (non ama il pollo). Era veramente buona e gustosa, e ce la siamo spazzolata tutta. Eravamo così pieni che non abbiamo potuto prendere altro. Iniziava già ad essere tardi e così ci siamo diretti verso l'hotel, belli soddisfatti.
Il giorno successivo mi ero già prenotata ed era tassativo: dovevamo fare colazione presso il piccolo bar-pasticceria Celicioso (http://www.celicioso.es/default.aspx) vicino alla Gran Via. Spettacolare. Un ottimo cappuccino, ed una fantastica torta lemoncurd meringata fantastica. È tutto senza glutine. Le altre mattine, essendomi presa da casa delle pastine fresche senza glutine della Starbene, riuscivamo a fare colazione anche in altri bar, un po' alla chetichella. Il top del Golosone era la pasticceria famosissima La Mallorquina (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187514-d2071743-Reviews-La_Mallorquina-Madrid.html) le cui vetrine sono una esaltazione di tutti i dolci più belli ed immaginabili. Ed all'interno al mattino un brulicare di gente, tutti ammassati uno affianco all'altro a caccia di un caffè latte e di un buon dolce. Interminabile l'attesa per la saletta superiore.
Questa mattina abbiamo deciso di dedicarci ad una passeggiata by-day nei quartieri Chueca, Malasana e Triball pieni di negozietti vintage ed alternativi di eccentrici stilisti, concept store che in passato erano boudoir, macellerie. Abbiamo fatto poi un salto nel Palacio de Telecomunicaciones, ma non si poteva salire fino in cima, era già quasi in chiusura. Ci siamo così diretti presso il Circulo de Bellas Artes  ed abbiamo deciso di salire sulla bellissima terrazza (http://www.circulobellasartes.com/azotea/). Uno spettacolo unico. Il cielo in tutti questi giorni è stato bellissimo con temperature ancora alte per la stagione. La vista da quassù era spettacolare: musica lounge, lettini per relax al sole, una parte all'ombra ed una zona bar, un bellissimo totem che sovrasta la terrazza... Magico, unico ed imperdibile. Restiamo un po' ma è ora di mangiare qualcosa e ci avventuriamo nella zona vicina al Mercado Sant Anton che però non troviamo. Molti ristoranti nel mio elenco erano chiusi (lunedì ...) e quindi ci affidiamo al nostro intuito e decidiamo di entrare nel ristorante B&B cocina de Mercado (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187514-d4052836-Reviews-Babel-Madrid.html) che offriva un menù  conveniente. Mi faccio consigliare e mi indicano  tutti i piatti che posso mangiare e per cui mi garantiscono l'assenza di contaminazioni. Molto bene, ottimo pranzo a costo contenuto. L'unica cosa che non mi è piaciuta moltissimo è l'entrecôte de vaca (era affumicata ed un taglio particolare..). Il locale era molto carino e ben arredato. In un battibaleno si è riempito di gente che usciva dalla lavoro per la pausa pranzo. Mangiamo e poi incuriositi chiediamo indicazioni per il Mercado di Sant Anton. Che svegli, era poco più avanti... Solo che rimane su più piani e non è così visibile. Anche questo mercato è molto carino e ben frequentato. Al piano alto si trova un ristorante, la Cocina de San Anton (http://www.lacocinadesananton.com), dove sono indicati anche i piatti senza glutine. I prezzi sono comunque più alti e la scelta non è così vasta... Facciamo una foto con i porcellini colorati, simbolo di questo posto, è poi ci avviamo verso El Parque de El Retiro . È molto bello ed una passeggiata digestiva ci sta tutta. I giardini sono molto curati e nel laghetto ci sono moltissime barchette con rematori e gentil donzelle. Il romanticismo qui resiste ancora.... Proviamo poi ad andare a visitare il Palazzo Reale ma è chiuso per eventi privati. Così decidiamo di provare ad andare a visitare il museo Reina Sofia ed il bellissimo dipinto della Guernica di Picasso (http://www.museoreinasofia.es/en/collection/artwork/guernica). Il museo è aperto fino a tardi. Ci arriviamo a piedi, la strada non è granché bella, molto popolare. Però il museo è fantastico e soprattutto la vista della Guernica uno spettacolo emozionante, imperdibile. Contenti di questa opportunità (peraltro la visita era gratuita) decidiamo di andare a mangiare qualcosa vicino sempre alla zona del mercato San Anton, in un ristorante poco distante da quello in cui eravamo stati a pranzo, Bazaar Restaurant (http://www.grupandilana.com/es/restaurantes/bazaar) e solo dopo per caso scopro che è degli stessi proprietari dei ristoranti La Fonda e Les Quinze Nits di Barcelona. Mi garantiscono un pollo alla griglia con zucchine alla griglia, tutto bene. Ma non possiamo fare troppo tardi, il giorno seguente si parte alle 4.30 da Cibeles. Ci aspetta l' aerobus - alle 7.00 parte il ns. volo per Bologna. Ed al nostro arrivo viaaa al lavoro, non si perde tempo (due belle occhiaie ed una cassa paurosa non ce le toglie nessuno).

Un bellissimo ed intenso weekend a Madrid senza glutine.