sabato 16 gennaio 2016

Madrid senza glutine .... un bellissimo weekend in libertà a Madrid Sin Gluten

Quest'anno pareva non finire più....
Per fortuna nonostante avessi già terminato quasi tutti i giorni di ferie, il Tuttofare si è impuntato decidendo che fosse ora di andare via qualche giorno... meta Madrid. Così ho trascorso gli ultimi giorni prima della partenza, prevista a fine novembre, alla ricerca di un po' di informazioni su questa città di cui tutti parlavano benissimo.

Quello che adoro della Spagna è  il fatto che la cultura sia considerata un bene di tutti. Tanti musei sono aperti gratuitamente alcuni giorni della settimana, consentendo ed invogliando la visita di un patrimonio culturale che a volte si da un po' per scontato.

I miei primi riferimenti su Madrid sono stati: un blog molto carino che ho scoperto sul web nelle mie folli ricerche: www.vivereamadrid.it - mentre per il senza glutine mi sono affidata ad alcuni riferimenti presi su gruppi di Facebook, oltre che dal blog di Andrea Colombo (www.freesenzaglutine.it), qualche recensione su tripadvisor ed una app abbastanza carina che ho scaricato direttamente in Spagna (celicidad).

Partenza il sabato mattina da Bologna. Il volo impiega circa 2 ore. Appena arrivati abbiamo aprofittato dell'autobus diretto che collega l'aereoporto con il centro (impiega circa mezz'ora senza perdite di tempo e troppe fermate ed arriva a Cibeles). Una volta giunti lì, con il ns. bagaglio a mano, ci siamo avviati verso il ns. Hotel selezionato tramite booking - nelle strette vicinanze della Puerta del Sol : Hostal Madrid (http://www.hostal-madrid.info/it/des-56-home).
L'hotel è molto carino, in posizione centrale ma silenzioso. Anche le camere sono ben arredate, ed il costo è contenuto. Lasciamo i bagagli e partiamo per un bel giro in centro. Dobbiamo ancora pranzare. Decidiamo di farci bastare un panino con il prosciutto (per me preso da casa, un po' di scorta per sicurezza... mentre il Golosone ne approfitta per una visita al Museo del Jambon proprio poco distante).

Puerta del Sol è uno spettacolo, piena di pupazzi giganti ed artisti di strada, oltre ai banchetti per la vendita dei biglietti della lotteria, molti dei quali di una nota Dona Manolita (ma chi è mai?! Per approfondire guarda qui.... http://www.vivereamadrid.it/2010/12/la-loteria-de-navidad-a-madrid/).  La cosa strana è solo presso alcuni rivenditori si formano file incredibilmente lunghe, ma la lotteria in Spagna è una sorta di must nazionale, soprattutto prima del Natale, e noi siamo proprio nel periodo giusto. I fatti di Parigi hanno portato in piazza anche una forte presenza di polizia, seppur l'atmosfera generale pare abbastanza allegra e spensierata.  In Puerta del Sol si trova la notissima statua dell'orso arrampicato sull'albero di corbezzolo (http://www.vivereamadrid.it/cosa-vedere-a-madrid/el-oso-del-madrono/), imperdibile per una foto. Dall'altra parte della strada invece si trova il Km cero (o zero) punto di riferimento per tutta la Spagna.

Passeggiando qua e là arriviamo in Plaça Major. È molto bella, anche se piena di bancarelle per i mercatini di Natale. La statua equestre di Re Filippo III si erge proprio al centro, è maestosa. Ci fermiamo a veder inoltre alcuni banchetti sotto il portico di numismatici, ed io faccio un salto al punto informazioni per chiedere una piantina, l'elenco dei musei e gli orari di visita gratuita, gli eventi e qualche indicazione su eventuali ristoranti senza glutine ( non hanno un elenco ma mi aiutano ad individuare sulla mappa quelli che avevo trovato io). 
 Pochi passi più avanti e raggiungiamo il Mercado de San Miguel, un mercato coperto dove si possono trovare tantissimi banchetti, dalla frutta di tutti i tipi a salumi e formaggi, panetteria e tanto altro ancora. Ci lasciamo attrarre dalla vista di un bel piattino di ostriche che decidiamo di gustarci insieme ad un buon bicchiere di vino.Non economico ma... Ottimo e senza glutine. 

Dopo la sosta godereccia decidiamo di dirigerci verso il Palazzo Reale. È veramente maestoso. Entriamo prima nella chiesa che ha un soffitto meraviglioso e come da usanza, non ci esimiamo dal baciare l'effige della Madonna con bambino (dicono porti prosperità...). Davanti al Palazzo Reale quasi pare di essere in Francia. Purtroppo non facciamo in tempo a visitarlo, ma ci ripromettiamo di rivederlo presto. 
Abbiamo ancora un po' di tempo prima che si faccia buio,  e così decidiamo di prendere la metropolitana e dirigerci verso la stazione di Atocha. Prima proviamo a fare una capatina al Museo del Ferrocarril poco distante ma anche questo è chiuso... Uff non siamo molto organizzati eh?! Pazienza. La stazione di Atocha è molto particolare, soprattutto per il giardino botanico che racchiude, con un piccolo stagno pieno di piccole tartarughe.... passeggiamo nelle piccole viuzze tra le fronde degli alberi, inumiditi da zampilli di acqua vaporizzata, una atmosfera che dovrebbe ricordare probabilmente una foresta tropicale, ma il mio pensiero porta a certe giornate uggiose di Londra o ancor più vicino a certe cittadine del lungo Po. Dall'altra parte della stazione si trovano il monumento di Atocha (http://www.vivereamadrid.it/2010/03/la-cicatrice-di-madrid/) in ricordo dei caduti dell'attentato del 2004 (mai così attuale), e due opere che mi hanno molto attratto, Dia y Noche (due immense statue rappresentanti il viso di due bambini uno che dorme e l'altro ad occhi aperti...http://www.vivereamadrid.it/2013/12/dia-y-noche/ ). 
Decidiamo di proseguire a piedi da qui fino all'hotel a Puerta del Sol. Il sole ormai è calato e possiamo ammirare lo spettacolo di luci della fontana poco distante.
Camminando passiamo vicinissimi ad una via piena di librerie che danno su una piccola scalinata. Ogni angolo di questa città è stupendo. Passiamo a fianco del museo del Prado, l'orario è quello della visita gratuita e la fila non è tanta così decidiamo di entrare. Il museo è bellissimo ed immenso. Una piccola guida scritta in Italiano evidenzia le opere più importanti, su cui ci concentriamo maggiormente. Spettacolare. La nostra visita dura circa 80/90 minuti ma lo stomaco sta iniziando a brontolare.
È ora di rientrare in hotel e di trovare un posto per cena. Lungo il tragitto per la Puerta del Sol ci imbattiamo in un piccolo spettacolo. Sono le h.20 e dall'orologio di un palazzo fuoriescono dei pupazzi meccanici che si muovono al suono di musica. Tantissima gente è in strada ad ammirare l'intermezzo musicale. 
Arriviamo all' hotel e dopo una bella doccia calda, è ora di prendere una decisione per la cena (come sempre... Per tempo). Prendiamo il mio elenco, un po' scarno purtroppo, ed optiamo per una meta abbastanza vicina, visto che siamo un po' stanchi dopo la lunga camminata... Decidiamo così di avventurarci nella zona di Chueca e qdi optare per una cena messicana presso la Mordida di Belem (http://www.lamordida.com/web/restaurantes/la-mordida-de-belen/ ). Raggiungiamo il locale che è veramente pittoresco ed allegro. Ci piace subito. Attendiamo 10 minuti e troviamo posto. Ci facciamo consigliare ed optiamo per un bel piatto di nachos con salsa piccante e formaggio accompagnato da birra (per me senza glutine). Poi passiamo alle tortillas che prendiamo senza glutine per entrambi, condite con carne, verdure e salse a piacimento e decidiamo di aiutarci nella digestione con un bel bicchiere di margarita. L'allegria si fa presto sentire.... Ormai è passata mezzanotte.
Ritorniamo a piedi all'hotel ed il Golosone, in preda ad una irrefrenabile voglia di dolce, decide di attaccare una bella pastarella presa da uno dei tanti take away ancora aperti. Queste voglie improvvise.... Sarà che il bacio alla Madonnina della prosperità abbia già dato i suoi effetti?! Chissà. Dormiamo in quattro e quattr'otto.
Il giorno successivo è domenica; non  possiamo perderci il Rastro, il mercatino delle pulci nel quartiere La Latina. È vastissimo e ci si perde tra i milli vicoli. Le prime strade che incontriamo sono piene di bancarelle di cose etniche o stile "fattone". Poi troviamo invece le strade con i mercatini di antiquariato e lì il Tuttofare si perde a rovistare tra mille scatole e aggeggi vari. Io invece mi lascio affascinare dai tantissimi negozi e magazzini di arredo anni '70 che adoro... L'arte del riuso qui fa da padrona.
Ci incamminiamo poi verso il fiume Manzanares, passando sul ponte di Toledo, passeggiando lungo il bellissimo parco sottostante - il Madrid Rio, raggiungendo così il Puente de Arganzuela che percorriamo scattando qualche foto.  Decidiamo poi di dirigerci verso il museo del Ferrocarril (http://www.museodelferrocarril.org) che ci eravamo persi il giorno prima. Ci sono tantissime locomotive di altri tempi e tante carrozze bellissime, alcune anche avveniristiche per quei tempi, insomma un bel tuffo nel passato. In una stanza ci sono anche alcuni plastici molto rappresentativi con modelli di trenini elettrici ed effetti particolari. Sembra di tornare bambini. Purtroppo ci siamo persi il mercatino che fanno una volta al mese in questo regno incantato. Lo stomaco inizia a brontolare e non abbiamo pensato al pranzo. L'ottima organizzazione ci fa un po' innervosire, nei dintorni non ci sono ristoranti e la zona - un po' periferica - non offre molto. Prendiamo la metro e torniamo in Puerta del Sol. In uno dei vicoli poco distanti troviamo un ristorante abbastanza carino Serafina Cocina Bar (http://www.serafinacocinabar.com) dove io decido di prendere una insalata con tonno (specificando l'assenza di glutine) mentre il Golosone preferisce una bistecca con patate. Ci rilassiamo e riusciamo a sfruttare anche il wifi. Decidiamo poi di fare una passeggiata in tranquillità.... Ma la mia voglia di dolce  si fa sentire. Ci dirigiamo verso Pl. Tirso de Molina per testare i Churros sin Gluten. Maestro Churrero (http://maestrochurrero.com) è il Re dei Churros. Tutti a Madrid lo conoscono ed è il migliore. Sono buonissimi, una golosità. Si prendono insieme alla cioccolata calda, anche questa squisita e si tocciano ben bene prima di poterli gustare. Non sono particolarmente unti, anzi sembrano anche genuini. Quasi quasi una seconda porzione... Ma no, ci penserò il giorno successivo.
Felice e contenta di questa scoperta culinaria, ora la città pare ancora più bella ai miei occhi. Proseguiamo la passeggiata e poi decidiamo di rientrare in hotel per rilassarci un po' e goderci la città con le luci del Natale. Plaça Major è bellissima illuminata, tante lanterne colorate, un grande albero, un mare di persone, musiche natalizie... Che atmosfera. Gironzoliamo un po' prima di raggiungere la meta prefissata per questa sera.... Negozi di dolci bellissimi, boutiques di antiquariato con mille palle di neve, carillon, orologi. Decidiamo di goderci appieno la città, e questo significa anche tapas. Si Tapas, e così ci rechiamo prima di cena (si perché abbiamo parecchia fame), presso la Taberna la Concha (http://www.laconchataberna.com). Non sappiamo bene come funziona e così chiediamo innanzitutto un bicchiere di vino ciascuno  e possibilità di avere tapas senza glutine. Ci viene dato un menù, i prezzi non sono proprio bassi bassi e così decidiamo di prendere solo un piatto, visto che avevamo già prenotato la cena.... Prendiamo un ottimo piatto con lenticchie e anatra all'arancia. Nel frattempo ci vengono portati oltre al vino due assaggini che mangiamo volentieri (senza glutine confermato). La mia tapas era molto buona e particolare. Nel locale c'è un po' di gente ma si sta bene. Noi decidiamo di restare al banco ma si trovano tavolini anche al piano inferiore. Per finire, prima di pagare, un ultimo assaggino di fragole con panna e cioccolato. Un posto veramente accogliente e bon-ton. Ora ci dirigiamo verso il ristorante El Arrozal (http://elarrozal.com), questa sera si mangia Paellaaaaa.
Il locale non è male, anche se rimane un po' infossato e per questo si sente un leggero odore di chiuso che poi scompare immediatamente. L'arredo pare quello di un antico castello seppur con qualche particolare più rinnovato, come ad esempio le pareti tra il turchese ed il petrolio. Partiamo con una caraffa di Sangria. Ne avremmo preso mezzo litro ma non era previsto e così un litro e via... Una sangria buonissima, fatta solo con agrumi, veramente speciale. Poi aspettiamo la nostra paella che il Golosone ha voluto solo di pesce e verdure (non ama il pollo). Era veramente buona e gustosa, e ce la siamo spazzolata tutta. Eravamo così pieni che non abbiamo potuto prendere altro. Iniziava già ad essere tardi e così ci siamo diretti verso l'hotel, belli soddisfatti.
Il giorno successivo mi ero già prenotata ed era tassativo: dovevamo fare colazione presso il piccolo bar-pasticceria Celicioso (http://www.celicioso.es/default.aspx) vicino alla Gran Via. Spettacolare. Un ottimo cappuccino, ed una fantastica torta lemoncurd meringata fantastica. È tutto senza glutine. Le altre mattine, essendomi presa da casa delle pastine fresche senza glutine della Starbene, riuscivamo a fare colazione anche in altri bar, un po' alla chetichella. Il top del Golosone era la pasticceria famosissima La Mallorquina (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187514-d2071743-Reviews-La_Mallorquina-Madrid.html) le cui vetrine sono una esaltazione di tutti i dolci più belli ed immaginabili. Ed all'interno al mattino un brulicare di gente, tutti ammassati uno affianco all'altro a caccia di un caffè latte e di un buon dolce. Interminabile l'attesa per la saletta superiore.
Questa mattina abbiamo deciso di dedicarci ad una passeggiata by-day nei quartieri Chueca, Malasana e Triball pieni di negozietti vintage ed alternativi di eccentrici stilisti, concept store che in passato erano boudoir, macellerie. Abbiamo fatto poi un salto nel Palacio de Telecomunicaciones, ma non si poteva salire fino in cima, era già quasi in chiusura. Ci siamo così diretti presso il Circulo de Bellas Artes  ed abbiamo deciso di salire sulla bellissima terrazza (http://www.circulobellasartes.com/azotea/). Uno spettacolo unico. Il cielo in tutti questi giorni è stato bellissimo con temperature ancora alte per la stagione. La vista da quassù era spettacolare: musica lounge, lettini per relax al sole, una parte all'ombra ed una zona bar, un bellissimo totem che sovrasta la terrazza... Magico, unico ed imperdibile. Restiamo un po' ma è ora di mangiare qualcosa e ci avventuriamo nella zona vicina al Mercado Sant Anton che però non troviamo. Molti ristoranti nel mio elenco erano chiusi (lunedì ...) e quindi ci affidiamo al nostro intuito e decidiamo di entrare nel ristorante B&B cocina de Mercado (https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187514-d4052836-Reviews-Babel-Madrid.html) che offriva un menù  conveniente. Mi faccio consigliare e mi indicano  tutti i piatti che posso mangiare e per cui mi garantiscono l'assenza di contaminazioni. Molto bene, ottimo pranzo a costo contenuto. L'unica cosa che non mi è piaciuta moltissimo è l'entrecôte de vaca (era affumicata ed un taglio particolare..). Il locale era molto carino e ben arredato. In un battibaleno si è riempito di gente che usciva dalla lavoro per la pausa pranzo. Mangiamo e poi incuriositi chiediamo indicazioni per il Mercado di Sant Anton. Che svegli, era poco più avanti... Solo che rimane su più piani e non è così visibile. Anche questo mercato è molto carino e ben frequentato. Al piano alto si trova un ristorante, la Cocina de San Anton (http://www.lacocinadesananton.com), dove sono indicati anche i piatti senza glutine. I prezzi sono comunque più alti e la scelta non è così vasta... Facciamo una foto con i porcellini colorati, simbolo di questo posto, è poi ci avviamo verso El Parque de El Retiro . È molto bello ed una passeggiata digestiva ci sta tutta. I giardini sono molto curati e nel laghetto ci sono moltissime barchette con rematori e gentil donzelle. Il romanticismo qui resiste ancora.... Proviamo poi ad andare a visitare il Palazzo Reale ma è chiuso per eventi privati. Così decidiamo di provare ad andare a visitare il museo Reina Sofia ed il bellissimo dipinto della Guernica di Picasso (http://www.museoreinasofia.es/en/collection/artwork/guernica). Il museo è aperto fino a tardi. Ci arriviamo a piedi, la strada non è granché bella, molto popolare. Però il museo è fantastico e soprattutto la vista della Guernica uno spettacolo emozionante, imperdibile. Contenti di questa opportunità (peraltro la visita era gratuita) decidiamo di andare a mangiare qualcosa vicino sempre alla zona del mercato San Anton, in un ristorante poco distante da quello in cui eravamo stati a pranzo, Bazaar Restaurant (http://www.grupandilana.com/es/restaurantes/bazaar) e solo dopo per caso scopro che è degli stessi proprietari dei ristoranti La Fonda e Les Quinze Nits di Barcelona. Mi garantiscono un pollo alla griglia con zucchine alla griglia, tutto bene. Ma non possiamo fare troppo tardi, il giorno seguente si parte alle 4.30 da Cibeles. Ci aspetta l' aerobus - alle 7.00 parte il ns. volo per Bologna. Ed al nostro arrivo viaaa al lavoro, non si perde tempo (due belle occhiaie ed una cassa paurosa non ce le toglie nessuno).

Un bellissimo ed intenso weekend a Madrid senza glutine.